Vi sarà capitato di assistere alla scena che vede due bambini contendersi lo stesso giocattolo, magari strappandoselo dalle mani o peggio ancora lasciandosi andare a furiose liti. Si tratta di episodi quotidiani che chi ha dei figli sarà abituato ad affrontare. Spesso si tende ad intervenire cercando di mediare la situazione, solitamente per convincere il bambino a condividere i suoi giochi con gli altri. In realtà quella che sembrerebbe essere la soluzione ideale potrebbe produrre l’effetto contrario. Secondo un recente studio condotto da un team di ricercatori della Cornell University e pubblicato su Psychological Science infatti i bambini dovrebbero essere lasciati liberi nella loro scelta riguardante il fatto di condivedere o meno i propri giochi con gli altri.
Altro comportamento da evitare, sempre secondo lo studio, sarebbe da riscontrarsi nel premiare il bambino nel momento in cui decida di farlo. Ciò infatti potrebbe indurre quest’ultimo ad essere generoso dietro “compenso”, innescando un ragionamento sbagliato alla base. Lo studio è stato effettuato su dei bambini con età variabile dai 3 ai 5 anni. Tutti i bambini sono stati forniti di un adesivo colorato e messi di fronte ad un pupazzo di peluche dall’espressione triste. Un primo gruppo di bambini è stato lasciato libero di scegliere se dare il proprio adesivo al pupazzo o se tenerlo. Un secondo gruppo è stato posto di fronte la scelta tra tenere per se l’adesivo o darlo ad pupazzo mentre ad un terzo gruppo è stato imposto di condividerlo.
Ebbene, ad una seconda fase dello studio, una volta posti di fronte ad un altro pupazzo dello stesso genere, i bambini che erano stati lasciati liberi nella scelta sono stati anche coloro i quali hanno regalato in maniera maggiore i propri adesivi al secondo pupazzo, e ciò senza ricompense o premi di sorta, ma solo per il piacere del gesto di condivisione, ragionamento corretto.
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