Anche se qualcuno (io, ad esempio) non l’avrebbe mai detto, sembra che il genere umano la matematica se la porti dentro. Secondo la maggior parte dei neuroscienziati infatti, leggo su una rivista specializzata, l’uomo possiede un “senso dei numeri” innato e indipendente dal contesto socio-culturale in cui vive. Tali, presunte, doti matematiche si sarebbero evolute nel corso di centinaia di migliaia di anni, conferendo così all’uomo la capacità di dominare sulla natura e sugli altri animali.
A dimostrarlo diversi studi che hanno permesso di rilevare che i bambini sotto l’anno di età sono in grado di valutare quantità da uno a quattro, senza naturalmente conoscere i numeri, indicando istintivamente immagini che ritraggono tre persone mentre vengono fatte ascoltare loro tre voci. Altre ricerche hanno invece evidenziato la capacità del bambino di eseguire semplici operazioni matematiche valutando quanto spazio occupano gli oggetti in base alle loro dimensioni e alla loro quantità. Tutto questo senza che il cucciolo possegga ancora alcun tipo di abilità linguistica.
Sarebbe quindi con l’avvento di quest’ultima che fa la propria comparsa anche l’abilità di calcolo: tra i diciotto mesi e i tre anni il piccolo è già in grado di contare fino a due e di distinguere uno o due oggetti da quelli che indica come “tanti” oggetti. Così piccoli, ma questo l’avrete senz’altro notato, sanno indicare qual è l’oggetto più grande in un insieme di oggetti di varie dimensionie all’incirca fra i due e i tre anni riconoscono i numeri da uno a nove (ma sapete già che non dovete prendere questi tempi alla lettera)
In seguito, fra i due e i quattro anni, sono in grado di fare a mente semplici operazioni matematiche di somma e sottrazione e conoscono la successione di numeri anche più grandi di 10. Questo vale per tutti i bambini. Cosa riescano a combinare a scuola poi è tutta un’altra storia!
2 commenti su “Il bambino conosce la matematica sin da piccolo”