Il piccolo fa fatica a dormire? È un problema molto comune che va ovviamente curato e seguito, anche perché i risultati preliminari del progetto di ricerca ‘Buonanotte’, condotto dalla Federazione Italiana Pediatri (Fimp) insieme all’Associazione Genitori Attenti hanno dimostrato che i bambini che dormono meno del necessario sono in genere quelli che, già da piccolissimi, usano maggiormente smartphone, guardano per più di due ore al giorno la televisione, tendono a essere irrequieti e a sviluppare atteggiamenti di dipendenza.
La mancanza di sonno è stata già da precedenti ricerche correlata a obesità, diabete e depressione immunitaria, ma questo è il primo studio che indaga il rapporto tra le abitudini del sonno e alcuni disturbi precoci del comportamento.
Lo studio ha coinvolto 166 pediatri di famiglia di 11 regioni e un campione rappresentativo di circa 4.000 bambini tra 1 e 5 anni. I dati preliminari evidenziano che circa il 35% dei bambini dorme troppo poco, meno di 9 ore a notte, il 19% utilizza tablet e/o smartphone oltre 3-5 volte a settimana e il 10% lo fa tutti i giorni, solo il 54% dorme nel proprio letto per la maggior parte delle ore notturne e ben il 17% si addormenta guardando la TV. Mattia Doria, responsabile Fimp per lo studio all’ansa, ha commentato:
“I dati mettono in chiara evidenza che andare a letto tardi e utilizzare tablet o smartphone è strettamente correlato all’irrequietezza infantile e a un utilizzo patologico di device elettronici. Questo sembra confermare l’ipotesi che alla base dei disturbi del comportamento contribuiscano delle alterazioni neurocircuitarie alla cui formazione concorra in maniera rilevante l’uso improprio delle nuove tecnologie”
Sul tema ha fatto eco Giampietro Chiamenti, presidente Fimp, con le seguenti parole:
“Sempre più evidenze scientifiche confermano la correlazione tra dormire poco e maturare precocemente delle dipendenze, che nei più piccoli sono per i device elettronici, ma crescendo si possono rivolgere verso fumo, droghe e alcol. La lettura di libri prima di addormentarsi, invece, conclude è correlata con una maggiore durata del sonno ed è uno dei fattori protettivi nei confronti dell’irrequietezza diurna”.