Farsi aiutare in casa dai bambini, fa bene a tutti! A genitori che non devono sempre fare lavoro triplo e ai bambini che iniziano a prendere consapevolezza del loro ruolo. Lo dimostra una ricerca condotta dalla Brown University che ha analizzato le abitudini di 46mila famiglie americane. Che cosa è emerso? I bimbi che fanno i lavori domestici sono quelli che domani avranno più successo
“Incoraggiare i bambini a provare cose nuove, a persistere e a prendersi responsabilità per attività che possono controllare sono scelte che contribuiscono a migliorare la loro autostima e a sviluppare la grinta, un tratto di carattere correlato in maniera positiva ai risultati scolastici”.
Ha commentato Stephanie Donaldson-Pressman, clinical director presso il New England Center for Pediatric Psychology che ha partecipato allo studio. Gli esperti, dunque, rivalutano i lavori domestici, perché sono compiti che permettono ai bambini di imparare dagli errori e costruire una capacità di giudizio.
Inoltre, imparano a essere utili, a collaborare, non stanno davanti alla televisione e alla lunga sono anche quelli più equilibrati. Ovviamente, questi non devono essere lavori forzati e tutto va impostato in base all’età. Un’attività pratica non deve stravolgere la routine quotidiana di chi va a scuola e non deve iniziare prima dei 9 anni.
I bambini, molto spesso, hanno un’agenda fitta di attività e corsi extra-scolastici, ma allo stesso tempo corrono il rischio di non essere considerati protagonisti dei contesti che vivono. La psicologa e psicoterapeuta Francesca Broccoli ha quindi aggiunto:
“A scuola, a casa, nei corsi, hanno poco margine di autonomia, fanno tante cose, ma sempre stabilite da altri. Senza contare che molti genitori intervengono anche su aree in cui i bambini sono già competenti”.
Che lavori possono fare? I piccolini riordinare i giochi, quelli più grandi aiutare ad apparecchiare e sparecchiare la tavola, rifarsi il letto, magari anche spolvera.
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