I bambini a contatto con la natura sono più felici. Lo sostiene uno studio inglese, durato ben 2 anni. Purtroppo l’indagine ha dimostrato un tristissimo primato dei piccolini: oltre il 10% dei bambini coinvolti nello studio negli ultimi dodici mesi non è mai stato in un ambiente naturale. Stare all’aria aperta, fare passeggiate e avere un contatto diretto con la natura non è una cosa così scontata per coloro che vivono nelle grandi città.
Come sempre è una questione di opportunità ma anche culturale. Se i genitori sono i primi a ricercare il contatto con la natura, lo saranno anche i bambini. Secondo le ricerche effettuate all’interno di una famiglia in cui gli adulti sono frequentatori abituali di aree verdi, l’82% dei bambini mostra di seguire questo approccio. Al contrario, la percentuale di bambini immersi nella natura scende al 39% quando gli adulti non sono attivi nella ricerca e frequentazione di spazi verdi.
Ricordiamoci che stare all’aria aperta non stimola solo la fantasia, non mette solo alla prova il corpo, destinato a muoversi di più, ma grazie alla luce solare l’organismo inizia a produrre vitamina D: una sferzata di vitalità in grado di rafforzare il sistema immunitario e svegliare la mente, migliorando il buon umore. Ci sono bambini sanissimi che hanno però gravi carenze e che sono destinati a prendere un supplemento di vitamina D per diversi anni e questo perché l’unica luce che prendono proviene dai lampadari o dagli apparecchi tecnologici.
Dobbiamo quindi cercare di fare uno sforzo e almeno nel tempo libero uscire, anche se pioviggina. È l’unico modo che abbiamo per rendere i nostri bambini, da un punto di vista della salute, più forti e soprattutto è anche un modo per passare del tempo insieme. Se non è possibile muoversi in città, nel weekend prendete la macchina e uscite…
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