Un amico a 4 zampe può cambiare la vita del nostro bambino, soprattutto se presenta disturbi dello spettro autistico. Per quali motivi? Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, i piccoli autistici possono diventare molto più socievoli e soprattutto meno aggressivi, avendo accanto un cane da assistenza.
Per quale motivo? Lo studio è molto ampio e complesso, ma i risultati hanno portato a prove abbastanza evidenti quale la riduzione dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, se il bimbo ha accanto un cane. Per questo motivo il piccolo si dimostra meno aggressivo, ansioso e più portato alla socializzazione. Francesca Cirulli, coordinatrice della ricerca, ha dichiarato all’Asca:
I risultati sono incoraggianti. Per ora possiamo parlare di ipotesi scientifiche, che vanno validate dal confronto coi cosiddetti gruppi di controllo. Saranno necessari altri studi con campioni più ampi; i disordini dello spettro autistico, poi, sono eterogenei per cui non si può generalizzare, ma occorre esaminare caso per caso. Non a tutti i bambini, inoltre, piacciono i cani.
Non si può quindi dare per certa questa terapia, ma potenzialmente in alcuni casi può essere d’aiuto. Come si arriva a scegliere un cane? Se il piccolo soffre di autismo, la decisione va presa con un medico e con l’aiuto di istruttori cinofili, che sapranno indicare quale sia la razza più adatta alla situazione e il cane con il carattere maggiormente predisposto ad accettare le reazioni del bambino, soprattutto se molto aggressivo.
Il cane, inoltre, potrebbe fare bene anche ai genitori. Dai primi test, infatti, è stato dimostrato che mamma e papà con un amico a 4 zampe acquistano più sicurezza, perché il bambino grazie al cane potrà socializzare un po’ di più (la bestia funge da catalizzazione) e potrebbe stimolarlo nella comunicazione. La famosa pet therapy può davvero essere impiegata in tanti campi diversi dando risultati sorprendenti.
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