Gli uomini amano vivere in compagnia di animali domestici. Per capire se questa sia o meno una buona abitudine, quando a casa con noi sta crescendo un neonato o un bambino piccolo, è bene fare chiarezza su opinioni e notizie contrastanti che circolano in merito.
Si è spesso affermato che la presenza di un animale domestico rappresenti uno stimolo importante per la crescita affettiva e psicologica di un bambino.
L’esempio ribaltato di questo fatto è che si sono riconosciuti nei comportamenti violenti dei bambini nei confronti degli animali disturbi psicologici ed in particolare attitudini aggressive nei confronti delle persone. La crudeltà verso gli animali può essere quindi un indicatore potenziale di una situazione esistenziale patogena (studio pubblicato nel 1987 dalla Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders dell’American Psychiatric Association) mentre buone capacità di relazione con loro, al contrario, testimoniano un’altrettanto buona capacità di esprimere affetto, comprensione, empatia e perfino tolleranza.
Un altro fattore positivo dell’ospitare animali domestici è che i genitori hanno l’opportunità di insegnare al bambino che essi, in quanto esseri viventi, vanno sempre rispettati, oppure possono trovare il modo di risolvere alcuni disagi psicologici del bambino (la presenza di un animale può essere, ad esempio, di aiuto a sconfiggere le sue paure verso ciò che non conosce e a renderlo più disponibile per affrontare ed accettare nuove esperienze) o di responsabilizzarlo nel prendersi cura di loro.
Ci sono stati degli studi tedeschi poi condotti dal Centro di ricerche nazionale per la salute ambientale di Monaco e pubblicati sull’European Respiratory Journal che hanno sostenuto che avere un animale in casa aiuta addirittura i bambini a sviluppare un sistema immunitario più forte.
Allo stesso tempo altri studi hanno affermato che gli animali domestici possono esacerbare i sintomi dell’allergia, perché diffondono allergeni nella loro urina, nella saliva e nei loro peli di pelle. Alcuni di loro possono anche provocare la salmonella, con diarrea e vomito e ciò può essere certamente pericoloso per i bambini e causare un aborto nelle donne in gravidanza.
Vien da sé che per godere degli effetti positivi che risultano dal dividere la vita con animali domestici, evitando nello stesso tempo i possibili svantaggi, è necessario e sufficiente seguire scrupolosamente le regole igieniche.
La prima regola è quella di mantenere gli animali imprescindibilmente in buona salute e ben curati, rispettando il calendario vaccinale e portandoli dal veterinario periodicamente per visite di controllo.
È necessario lavare poi accuratamente i contenitori per il cibo e le vaschette per l’acqua, sostituire spesso la sabbia delle lettiere, allontanare gli escrementi, e pulire frequentemente il fondo di cucce, brande, gabbie.
E’ raccomandabile abituare i bambini a non baciare gli animali e a non lasciarsi leccare, specialmente sul viso, o a portare le mani alla bocca dopo aver toccato la bestiola, infatti il pelo degli animali, la saliva, le unghie, possono essere contaminati da germi e da uova di parassiti potenzialmente pericolosi per l’uomo (soprattutto se inghiottiti). Non bisogna poi permettere al cane o al gatto di avvicinare il muso alla tavola apparecchiata e occorre impedire che l’animale prenda l’abitudine di salire o addirittura dormire nel letto del bambino.
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