La relazione tra i bambini e gli animali è da sempre descritta nella letteratura psicologica come una situazione positiva e per certi aspetti consigliata. Daltronde sia gli uni che gli altri sono contraddistinti da caratteristiche simili, prime fra tutta la purezza e la vitalità. I benefici tratti dal bambino, il quale si sente insieme ad un suo pari, non possono che essere molteplici. Innanzitutto un cucciolo in casa educa il bambino a convivere già fin dalla tenera età con la diversità e non può che essere motivo di confronto con essa.
Spesso le mamme tendono a non accontentare i loro figli nella richiesta di un animale domestico (che sia un cane o un gatto, i criceti, i pesci o animali più insoliti come rettili) ciò perchè hanno timore di possibili consuguenze sulla salute dei propri bambini, come la trasmissione di infezioni o malattie. In realtà invece, nel caso in cui non ci siano rischi appurati a tal proposito, gli esperti del settore, psicologi, pediatri, pet therapist ed ancora veterinari consigliano vivamente la convivenza con un animale.
Ovviamente ciò comporta un certo impegno come l’attenzione alla massima igiene e pulizia del cucciolo, il rispetto delle corrette vaccinazioni e le periodiche visite dal veterinario, ma ciò dovrebbe avvenire a prescindere dalla presenza dei bambini in casa. Ancora più importante però sarà da parte dei genitori educare i propri bambini al rispetto di cani e gatti in quanto anch’essi esseri viventi, facendo capire loro che non si praticano giochi troppo pericolosi sui propri amici a quattro zampe, che non si lanciano oggetti pesanti, non li si tira per la coda e non li si copre di manifestazioni di affetto troppo invasive. Sull’animale da scegliere non c’è che l’imbarazzo della scelta. Nonostante i più gettonati siano cani e gatti anche criceti, uccelli, rettili possono costituire una buona compagnia per i più piccoli.
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