Se l’estate è la stagione delle vacanze in realtà non lo è in tutti i sensi. Le allergie infatti non solo non scompaiono durante i mesi estivi, ma anzi dovrebbero essere tenute maggiormente sotto controllo e non essere sottovalutate. In Italia ben 2 bambini su 5 sono soggetti ad allergie di diverso tipo e proprio a questo proposito Siaip, la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, diffonde una serie di regole volte a tenere sotto controllo i possibili rischi ad esse legati.
In presenza di bambini allergici in famiglia la domanda lecita può riguardare la meta da scegliere, se prediligere il mare o la montagna. Roberto Bernardini, presidente della SIAIP, chiarisce che la scelta dovrebbe essere effettuata in base al tipo di allergia. Se questa è relativa agli acari infatti sarebbe bene evitare delle mete troppo umide, quindi via libera alla montagna, mentre in caso di intolleranza alle muffe si dovrebbe prediligere un clima secco. Mai il lago ad esempio. Ovviamente nel caso di allergia al pelo degli animali sarà bene escludere a priori agriturismi e fattorie didattiche, tanto in voga in questo periodo.
Ma a preoccupare non deve essere solo il luogo di villeggiatura, buona norma consiste nel prestare attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti relativi al mezzo di trasporto. Se ci si muove in macchina ad esempio sarà bene tenere i finestrini chiusi in caso di allergia a piante e pollini. Le ore indicate per la partenza sono la mattina molto presto o la sera tardi. Nel caso in cui ci si muova invece in treno attenzione in caso di allergia agli acari, sarà bene procurarsi degli appositi cuscini. Stesso discorso vale per l’aereo. In ogni caso sarebbe consigliabile portarsi dietro tutti i farmaci adatti alle emergenze del caso ed averli sempre a portata di mano in previsione di attacchi vari. Occhio anche alle intolleranze alimentari, sinceratevi che ciò che ordinate per i vostri figli non contenga alimenti o sostanze off limits.
Da non sottovalutare infine le punture degli insetti. Calabroni, vespe, zanzare ed api sono quelli a più alto rischio di allergia. Preoccupatevi se in presenza di puntura la reazione si estenda oltre la zona colpita e si verifichi la presenza di effetti insoliti come orticaria, asma o shock anafilattico.
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