I nostri bambini si fanno molte domande su tutto ciò che li circonda ma il cibo che mamma porta in tavola sembra che non attragga più di tanto la loro curiosità. Lo danno talmente per scontato, infatti, che non hanno idea di dove provenga e se sollecitati in proposito elaborano le teorie più fantasiose. Questo è quanto emerge da una indagine condotta dalla British Nutrition Foundation su 27.500 bambini inglesi di scuola primaria e secondaria.
L’intervista si è svolta nell’ambito del ben più vasto programma “La settimana del mangiare sano” iniziativa che ha visto il coinvolgimento di oltre un milione di bambini allo scopo di istruirli e di sensibilizzarli sulla sana alimentazione e sulla provenienza dei cibi. E’ così che gli esperti del BNF si sono trovati davanti a risposte che se date da un bimbo di scuola primaria possono far sorridere, da un bimbo di scuola secondaria iniziano ad essere preoccupanti.
Molti degli intervistati, ad esempio, si sono detti fermamente convinti che i bastoncini di pesce siano fatti di pollo, che il formaggio cresca sugli alberi e i pomodori crescano sotto terra insieme a una moltitudine di ortaggi che con la terra non hanno invece nulla a che vedere, non da questo punto di vista.
In compenso sono ben consapevoli del fatto che bisogna consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura ogni giorno anche se poi non mettono in pratica questa loro conoscenza. Molti poi saltano la colazione, in percentuale crescente man mano che si avanti con l’età, e pochi pranzano regolarmente a casa.
Un ultima chicca: molti tra bambini e adolescenti pensano che la pasta sia un prodotto di origine animale ma di quale esattamente sembra non sia dato sapere. Colpa della scarsa dimestichezza con animali con non siano cani o gatti, puntano il dito gli esperti, oltre che del non aver mai visitato una fattoria in vita propria.
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