L’insicurezza è qualcosa che noi donne abbiamo nel dna. Non è così sicuramente per tutte le signore, ma per moltissime l’aspetto estetico è importante proprio perché non hanno un buon rapporto con il loro corpo. Non piacersi è un problema, e spesso ci regala un atteggiamento fallimentare in tanti campi diversi della vita. Ecco perché bisogna fare attenzione a come le bambine si guardano allo specchio e a che cosa provano.
Silhouette e vestiti succinti della Barbie classica condizionano le bambine che, dopo aver giocato con la storica bambola Mattel, si sentono meno soddisfatte del proprio corpo. Al contrario, non sortisce questo effetto negativo una bambola più in carne che veste abiti più modesti.Lo rivela un’indagine condotta su 112 bambine di 6-8 anni da psicologi e nutrizionisti della The Pennsylvania State University e pubblicata sulla rivista Body Image.
E’ trascorso circa un anno da quando la Mattel ha messo sul mercato nuove bambole più ”vere”, formose, basse, con capelli e occhi scuri, senza tacchi, insomma più somiglianti a una donna media. I ricercatori Usa hanno voluto valutare su un gruppo di bambine l’impatto che le diverse bambole hanno sulla percezione di sé e del proprio corpo. Ebbene, è emerso che le piccole che giocavano con la bambola fisicamente ‘normale’, in carne e vestita in modo modesto si dicono più soddisfatte del proprio corpo dopo il gioco; invece dopo aver giocato con la Barbie classica, magra e in abiti succinti, le bambine manifestano insoddisfazione per il proprio corpo e desiderio di dimagrire.
Nessuno ovviamente vuole mettere sotto processo quella che più che una bambola è diventata nel tempo una vera e propria icona. Resta il fatto che questo prodotto arriva nelle nostre case e spesso finisce in mano a piccoline di pochi anni. Chiediamoci sempre quale sia il messaggio che passa alle nostre bimbe!