Baby mamme, il Rapporto di Save the children

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Anche se l’età media delle neomamme si è notevolmente innalzata sono ancora molte le donne che, nel nostro paese, mettono al mondo un figlio ancora giovanissime: diecimila, secondo i dati diffusi da Save the children con il dodicesimo Rapporto sullo stato delle madri nel mondo. La ricerca è stata condotta in collaborazione con tre associazioni di volontariato per la tutela delle madri: CAF onlus di Milano, il Melograno di Roma e l’Orsa maggiore di Napoli.

Le mamme teen ager italiane hanno un’età compresa fra 14 e 19 anni e 25mila di esse (una su quattro) sono minorenni. L’82 per cento è costituito da italiane, il restante 18 per cento da straniere. Le baby mamme vivono per lo più nelle Isole e al sud del paese (vi si concentra il 71 per cento di esse, soprattutto in Sicilia, Puglia, Campania, sardegna Calabria); qui i bambini messi al mondo da madri che non hanno ancora compiuto venti anni rappresentano il 3 per cento sul totale dei nuovi nati mentre questa percentuale è pari all’1,3 nel nord del paese e all’1,1 al centro.

Il 60 per cento delle giovani mamme ha un compagno o un marito altrettanto giovane, di età compresa fra 18 e 21 anni, ma solo il 19 per cento di esse ha un lavoro. Moltissime poi quelle che non hanno un diploma. Mamme che rischiano di finire ai margini, anche perchè la loro gravidanza precoce si inserisce in contesti familiari e sociali multiproblematici e che non vanno lasciate sole

Come ha spiegato Raffaella Milano, responsabile dei programmi Italia- Europa di Save the children

Per aiutare le giovani mamme a non sentirsi impreparate e inadeguate sia a livello emotivo, sia sociale ed economico«bisogna costruire intorno a loro e ai bambini una rete di supporto con servizi sociali e sanitari che tengano conto della provenienza e delle particolari dinamiche culturali e familiari in cui vivono

[Fonte]

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