Qualche giorno fa ero a Roma per una passeggiata pomeridiana approfittando degli ultimi sprazzi di un clima ancora mite. Passando per via Frattina – l’ultima volta ero inviata per la Vogue fashion Night Out nello store Persona, dove Modalizer ha incontrato Vanessa Incontrada – sono entrata nel negozio Imaginarium dov’era in corso una lezione di pittura tenuto dal il pittore e maestro d’arte Toni.
E’ stata un’esperienza unica per grandi e piccini alla scoperta dei grandi artisti proposti nelle Pinacoteche Imaginarium in una rivisitazione originale e giocosa che ha letteralmente divertito e appassionati i tanti bambini e adulti presenti. Avvicinare i bambini all’arte non è mai stata una mission così divertente e stimolante, con personaggi di Kico Niko e Amanda che diventavano i protagonisti di celeberrime tele come l’Autoritratto o Notte Stellata di Van Gogh e la Gioconda di Leonardo da Vinci.
Se poi il “rischio” è che i nostri figli si mettano a disegnare sulle pareti di casa come Picasso o come il bambino dello spot della Vodafone, allora vale la pena stimolare e incoraggiare il genio ed il talento artistico nei futuri adulti di domani. Come diceva il grande pittore spagnolo:
Tutti i bambini sono degli artisti nati, il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi
Grazie a questa lezione di pittura di Toni ho capito che la pittura è l’arte che per eccellenza permette al bambino di esprimersi e di rappresentare ciò che il bambino vive e lo emoziona. Con pochi tratti il bambino è in grado di interpretare la realtà con figure stilizzate che spesso ci lasciano di stucco.
Non a caso artisti come Jean Dubuffet, padre della Art Brut, Tarciso Merati, Kandinsky, Paul Klee, Jackson Pollovk, lo stesso Picasso e Joan Mirò, hanno intuito l’interpretazione artistica dei bambini per ricercare la matrice primordiale del linguaggio negli scarabocchi, nei ghirigori e nei segni iconici.