Autismo, nuovo test lo rivela con una precisione del 94%

Potrebbe arrivare presto un nuovo test in grado di diagnosticare l’autismo o, più esattamente i disturbi dello spettro autistico, con una precisione molto elevata pari al 94 per cento. L’elaborazione di questo strumento diagnostico si deve a un team di neuroscienziati canadesi i quali si sono avvalsi di un esame neurologico, la magnetoecefalografia, che misura i campi magnetici generati dall’attività elettriche delle cellule che compongono il cervello, i neuroni.

Attraverso la magnetoencelografia, i ricercatori della Case Western Reserve University School of Medecine e dell’Università di Toronto hanno individuato le differenze che intercorrono tra le connessioni neuronali dei bambini affetti da autismo e i bambini che non presentano il disturbo, ovvero le differenze che riguardano le modalità comunicative tra le diverse aree cerebrali.

Lo studio si è svolto su un campione di diciannove bambini, nove dei quali affetti da un disturbo dello spettro autistico. Di ciascuno di essi è stata monitorata l’attività della corteccia cerebrale. Così i ricercatori canadesi hanno scoperto che nei bambini autistici vi era una maggiore connessione tra le aree cerebrali e posteriori e frontali rispetto ai bambini del gruppo di controllo con un maggior flusso di informazioni verso le regini frontali (mentre non si verificava il contrario).

Inoltre, lo studio ha permesso anche di evidenziare come nei bambini autistici vi fosse una minore variabilità e complessitò dell’attività cerebrale a riposo. Lo studio è rivoluzionario perchè permette per la prima volta di mappare l’attività cerebrale dei bambini con disturbi dello spettro autistico e si spera porti alla elaborazione di uno strumento che faciliti in futuro la diagnosi.

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