malattie occhi bambini

Malattie degli occhi più comuni nei bambini

Quali sono le malattie degli occhi più comuni nei bambini che noi mamme dobbiamo conoscere al fine di individuarne subito i primi sintomi? Diversi sono i problemi della vista che possono colpire i nostri figli, più o meno gravi, la maggioranza dei quali vengono rilevati durante visite oculistiche in età prescolare. Ecco una breve lista.

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bruxismo bambino

Bruxismo nel bambino

Se tuo figlio quando dorme digrigna i denti, vuol dire che soffre di bruxismo. E’ piuttosto comune nei bambini (il 25%), e consiste nello stringere le ganasce in modo eccessivo o più semplicemente in un masticare continuo strofinando i denti. Si manifesta nelle fasi del sonno più profondo del bimbo o quando questi è sotto stress per qualche motivo. Scopriamone insieme le cause e gli eventuali effetti negativi.

bruxismo bambino

Visita oculistica bambino, quando farla

Visita oculistica bambino, quando farla

Una buona visione nel bambino è parte integrante del suo sviluppo psico-fisico ed emozionale. Per tale motivo è importante sottoporre i nostri figli a delle semplici visite oculistiche sin dalla tenera età. Questo permette di individuare precocemente molti disturbi (che il piccolo non è in grado di percepire e/o segnalare) e di curarli per tempo, come nel caso dell’occhio pigro.

Visita oculistica bambino, quando farla

Ossa forti e sane per il tuo bambino in 3 semplici mosse

Come rendere forti e sane le ossa di un bambino? E’ importante prendersene cura perché -si sà- i bambini sono spesso avventati e nei giochi possono farsi male, anche procurandosi una frattura, ma soprattutto perché è già nell’infanzia che si pongono le basi per ossa forti anche nella vita adulta. Nello specifico, l’organismo riesce ad acccrescere la propria densità ossea fino a circa 20 anni: in seguito, il meccanismo di sviluppo di nuovo tessuto osseo rallenta e con il passare degli anni non compensa più la distruzione fisiologica dell’osso vecchio, che dunque tende ad assottigliarsi ed indebolirsi. Noi genitori abbiamo a disposizione 3 armi speciali per rafforzare le ossa dei nostri bimbi: calcio, Vitamina D ed esercizio fisico.

 

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Occhio pigro nel bambino (ambliopia) cause

Occhio pigro nel bambino (ambliopia) cause

L’ambliopia o “occhio pigro” – è una condizione in cui  l’occhio ed il cervello non lavorano insieme come dovrebbero. Ciò comporta nei bambini che ne soffrono una buona visione da un occhio ed una scarsa dall’altro. Spesso i piccoli non lamentano particolari disturbi e dunque il rischio è che la situazione peggiori. Per individuare il problema, basta una visita oculistica di routine a cui tutti i bimbi dovrebbero essere sottoposti già nell’infanzia anche se apparentemente asintomatici e sani. Ciò permette una diagnosi e la corretta terapia.

Occhio pigro nel bambino (ambliopia) cause

Gravidanza ed anomalie dell'utero

Anomalie dell’utero e gravidanza

Quali sono le anomalie dell’utero? E ome possono influire negativamente sul concepimento o sulla gravidanza? Cominciamo col dire che l’utero è un organo a forma di pera, situato nel basso ventre e nascosto nel  bacino. Fisiologicamente è di circa 7,5 centimetri di lunghezza, 5cm  di larghezza e 2,5 centimetri di profondità. Come è facile immaginare, è internamente cavo, con spesse pareti muscolari. La parte inferiore che arriva fino alla vagina si chiama cervice. La porzione superiore è nota come “fundus” ed è la parte in cui l’ovulo fecondato si sviluppa in un bambino. Un certo numero di donne ha un utero che differisce per forma o struttura. Si parla in tali casi di anomalia dell’utero, o di un’anomalia uterina. Spesso tali problematiche si riscontrano solo quando si cerca di avere un bambino, a concepimento già avvenuto (non tutte lo procludono) o al suo tentativo. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono le possibili anomalie.

Gravidanza ed anomalie dell'utero

Previevi villi coriali, cos'è e a cosa serve

Prelievo villi coriali, cos’è e a cosa serve

Cos’è il prelievo dei villi coriali e a cosa serve? Ovvero perché si esegue ed in quali casi? Il prelievo dei villi coriali (CVS o villocentesi) è un test diagnostico. E ‘in grado di confermare se il bambino da poco concepito ha una malattia genetica, come la sindrome di Down, l’anemia falciforme, la talassemia e la fibrosi cistica. Non è un test di routine che tutte le donne incinte possono o devono fare: è suggerito solo in caso di familiarità con con condizioni o anomalie genetiche/cromosomiche e/o in seguito  ad analisi prenatali dubbie. Ecco cosa occorre sapere al riguardo, per rispondere ai dubbi più comuni:

Previevi villi coriali, cos'è e a cosa serve

prelievo villi coriali procedura

Prelievo dei villi coriali, come avviene

Che cosa accade durante un test di villocentesi? Ovvero come avviene il prelievo dei villi coriali, indagine diagnostica effettuata per indagare le anomalie genetiche del feto tra la 11esima e la 14 esima settimana di gravidanza? Di solito questo test- eseguito da un ginecologo ostetrico- si esegue attraverso l’inserimento di un sottile ago nella pancia, atto a prelevare del tessuto dalla placenta (appunto i villi coriali), come nell’amniocentesi dove però si aspira il liquido amniotico. Talvolta però può essere meglio eseguire la procedura passando dal collo dell’utero, con piccoli forcipe o un tubo di aspirazione fine. Tutto dipende dalla posizione della placenta, che sarà individuata con una ecografia. Tutta la procedura sarà ecoguidata.

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