Confermato anche per il 2017 l’assegno di maternità, o maternità di base, che può essere richiesto dalle donne disoccupate presentando la domanda e richiedendo il contributo finanziato dai Comuni ed erogato dall’Inps.
L’assegno di maternità è un assegno che viene corrisposto per cinque mesi e che viene erogato ai cittadini italiani e stranieri che siano regolarmente in possesso di permesso di soggiorno, che siano disoccupati per eventi di parto, adozione o affidamento preadottivo.
Condizione necessaria per richiedere l’assegno di maternità è non superare il limite di reddito Isee indicato dall’Inps (aggiornato nel 2017 con la circolare n. 55 pubblicata il 3 marzo 2017) : è anche cumulabile con bonus bebè e bonus mamme domani ma, al contrario, non è cumulabile con l’assegno di maternità dello Stato che viene rivolto alle lavoratrici autonome.
La domanda va inoltrata al proprio Comune di residenza e il valore del reddito Isee da tener presente per nascite, affidamenti preadottivi e adozioni senza affidamento avvenuti tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017 deve essere pari a 16.954,95 euro.
Superata questa cifra, non si avrà più diritto a beneficiare dell’assegno di maternità. In possesso dei requisiti necessari, la richiesta dell’assegno di maternità dove essere inoltrata al proprio Comune di residenza entro 6 mesi dal parto o dall’ingresso in famiglia del minore.
BONUS CICOGNA, CHI PUO’ RICHIEDERLO
Alla domanda sarà necessario allegare alcuni documenti vale a dire il modello Isee aggiornato al 2017 (per consentire la verifica dei requisiti di reddito disposti dall’Inps), il documento di identità del titolare del diritto a richiedere il sussidio e i documenti del bambino. L’assegno di maternità sarà erogato entro quattro mesi dalla data di presentazione della domanda, per cinque mesi con un assegno, nella misura intera, pari a 338 euro circa, ma sul sito fi ogni Comune è possibile prendere visione del modello di domanda da compilare e degli uffici presso cui consegnarlo. In questo caso la modalità della consegna della documentazione è a discrezione di ogni Comune.
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