L’asma tra i bambini è particolarmente diffuso, si stima che 1 su 10 in Italia ne sia affetto. Indipendentemente da quale possa esserne la causa, rappresenta motivo di preoccupazione per i genitori, i quali si ritrovano a dovere affrontare i sintomi presenti nei propri bambini, solitamente ricollegabili a respiro corto e sibili. A tal proposito la Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili propone per le mamme ed i papà una sorta di vademecum contenente le relative regole per affrontare al meglio la malattia.
Tempi e modi di manifestazione dell’asma nei bambini variano molto in base sia al soggetto che anche alle cause che lo scatenino, che potrebbero essere sia di natura genetica che ambientale. Ovviamente una serie di accorgimenti farà si che l’asma venga tenuto sotto controllo. Importanti a tal proposito sono le conoscenze relative alla prevezione, all’utilizzo dei corretti farmaci e all’ambiente in cui il bambino conduca la sua vita. Ciò che in generale viene sconsigliato dagli esperti è il fatto di eccedere nel tentativo di proteggere il proprio piccolo, tenendolo quasi segregato in casa per paura di possibili attacchi.
A tal proposito la prima regola del vademecum dei pediatri riguarda la conoscenza dei sintomi dell’asma: di fronte alla comparsa di tosse, respiro sibilante, difficoltà nella respirazione e sensazione di costrizione toracica bisognerà ricorrere immediatamente all’inalatore. Nel caso in cui i sintomi si ripetano per diversi giorni, ciò potrebbe costituire un campanello di allarme; l’asma dunque non sarebbe tenuto sotto controllo, ecco perchè sarà bene rivolgersi al medico di fiducia. In caso di crisi si consiglia l’utilizzo immediato di broncodilatatori a breve durata d’azione, i quali consentiranno, nella peggiore delle ipotesi, il trasporto al pronto soccorso senza problemi. Uno degli errori che spesso vengono commessi riguarda il corretto utilizzo degli aerosol dosati i quali, se utilizzati correttamente, riescono a tenere sotto controllo l‘asma.
Importante infine da parte dei genitori sarà capire quali farmaci somministrare all’occorrenza, quali siano gli effetti sui propri bambini e cosa possa scatenare in questi ultimi delle crisi. La vita sedentaria non aiuta così come è consigliato anche fare dello sport. Se è vero che lo sforzo possa favorire un attacco, è anche vero che la vita in casa possa avere delle ripercussioni negative sul bambino sia dal punto di vista fisico che psicologico.
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