Asma bambini in aumento a causa di inquinamento e fumo passivo

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Asma bambini  aumento causa inquinamento fumo passivo

Da un recente studio è emerso come molte tra le città italiane siano particolarmente colpite dall’inquinamento, tanto da ritenere che siano a più alto rischio tra quelle Europee. Ciò desta particolare preoccupazione oltre che per ciò che concerne l’ambiente anche per ciò che riguarda la salute dei bambini. Il maggior tasso di inquinamento infatti sarebbe alla base di un incremento delle malattie respiratorie che colpiscono i più piccoli, a partire dall’asma.

A questo proposito nasce “Spegni la sigaretta. Proteggi il tuo bambino” un progetto promosso da Eugenio Baraldi, Presidente della Simri ovvero della Società Italiana Malattie Respiratorie.  Lo scopo della campagna quello di sensibilizzare gli adulti relativamente ai danni causati dal fumo, attivo ma soprattutto passivo, sul benessere dei bambini. Alla base dell’aumento delle malattie respiratorie dei più piccoli, come le allergie e l’asma, stanno soprattutto le polvere sottili, facilmente inalabili attraverso le vie respiratorie per la loro consistenza e facilmente raggiungibili i polmoni.

Particolare attenzione dunque deve essere riservata alla salute dei bambini messa in pericolo non solo da stili di vita errati, dallo smog e dai cambiamenti climatici, fattori questi legati agli spazi aperti, ma ancora di più da quelli a cui sono soggetti all’interno di spazi chiusi, come il fumo passivo aspirato in casa e addirittura il gas emesso dalle cucine, ai quali sono esposti quotidiamente.  Tutti questi  elementi influiscono prepotentemente sulla comparsa dell’asma, che si presenta in maniera sempre più diffusa, e delle bronchiti e broncospasmi ricorrenti oltre alle riniti e tutta una serie di malattie respiratorie.

Da quì l’importanza del progetto lanciato dalla Simri ”Spegni la sigaretta, Proteggi il tuo bambino” al fine di sensibilizzare le famiglie italiane relativamente ai danni provocati dal fumo attivo e passivo sui piccoli di casa, alla luce dei dati emersi dall’ultimo studio legato al Progetto europeo Escape sullo stato dell’inquinamento dell’aria che ha messo a confronto diverse città italiane con quelle Europee.

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Photo Credit | Thinkstock

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