Asilo nido: come sceglierlo

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Asilo nido come sceglierlo

Quella dell’asilo nido è una scelta un po’ sofferta da parte della mamma che si vede costretta a tornare a lavoro. Un po’ per il distacco dal proprio figlioletto ed un po’ per i dubbi ad esso legati: non sarà ancora troppo piccolo? Che tipo di ambiente troverà? Diciamo pure che la scelta di mandare dei neonati al nido è dettata in larga parte dall’impossbilità per i genitori lavoratori di poter accudire il proprio bambino a tempo pieno. Ma cosa dicono gli esperti riguardo la scelta dell’asilo nido?

Potremmo banalmente dire che tale decisione presenti i suoi pro ed i suoi contro. Nella prima categoria rientra senza dubbio la maggiore possibilità di interazione e socializzazione che frutterà al bambino dei vantaggi concreti per quanto riguarda l’apprendimento e lo sviluppo psicomotorio. Ma se guardiamo il rovescio della medaglia, si presenta l’eventualità che il bebè sia soggetto ad infezioni ricorrenti dovute sicuramente ai locali chiusi, caldi e frequentati da molti bambini, che, se nei primi tempi potrebbero essere numerose, a lungo andare ne rafforzeranno decisamente le difese immunitarie.

A proposito della scelta dell‘asilo nido, i pedriati di Sitip raccomandano di tenere a mente i seguenti fattori: innanzitutto uno di natura strutturale, ovvero che l‘asilo sia dotato di numerosi ambienti, sufficientemente areati, della grandezza adatta per accogliere i bambini presenti e che siano corredati anche da ambienti all’aperto, come il cortile. Raccomandano inoltre, ove possibile, di tenere il bambino all’asilo solo per mezza giornata, evitando così il momento del riposino pomeridiano che vede, per forza di cose, la permanenza di numerosi bimbi all’interno della stessa stanza per un lasso di tempo prolungato. Bisognerebbe infine prestare attenzione particolare all‘igiene dei bambini, operazione che andrà a carico sia dei genitori che delle maestre, effettuando ad esempio i lavaggi nasali con le apposite soluzioni fisiologiche e quelli delle mani. Bisognerebbe infine limitare l’utilizzo del ciuccio che potrebbe provocare in alcuni soggetti lo sviluppo dell’otite e, dopo un malanno, rimandare il bimbo all’asilo solo dopo completa e guarigione.

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Photo Credit | Thinkstock

 

 

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