Apple rivede le sue linee guida per l’uso di App per bambini

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bambini con tablet

I bambini hanno un istinto innato per la tecnologia. Prendono in mano iPad o iPhone di mamma e papà e non hanno bisogno di tante spiegazioni. Lo sanno usare e stop. Certo a volte succedono degli spiacevoli incidenti, soprattutto economici. Perché un click qui e un click là, senza accorgersene possono dar fondo al credito o addebitare sulla carta dei genitori cifre anche abbastanza sostanziosi. Ecco quindi che Apple ha deciso di rivedere le sue linee guida per le applicazioni dedicate ai più piccoli.

Ai minori di 13 anni quindi sarà vietato avere un account personale, senza il consenso del genitore o del maestro (per chi ha la fortuna di avere a scuola certi strumenti). La grande novità sta nei link esterni: se i giochi o le app rimandano a collegamenti extra, si potrà cliccare solo con il permesso di un adulto. E poi ci sarà una suddivisione per fasce d’età.

Poca roba? Assolutamente no, considerando che la diffusione dei tablet all’estero è elevatissima e circa la metà dei bimbi tra i 3 e i 16 anni ha provato a utilizzare questo sistema. Quando si potrà sfruttare questa novità? Ci vuole un po’ di pazienza, perché aderire alle nuove linee è più facile da dirsi che da farsi. In teoria saranno introdotte con il lancio del nuovo sistema operativo iOS7.

È un avvertimento, che Apple manda ai programmatori. Saranno loro a dover sviluppare aggiornamenti e nuove App in grado di rispondere alle esigenze dei piccoli consumatori e soprattutto a tutela della loro privacy, proprio come è stato programmato nella Children’s Online Privacy Protection Act, il COPPA, la  legge americana del 1998.

Come fate utilizzare questi supporti ai vostri piccoli? Ideale, soprattutto all’inizio, è giocare insieme. Ci sono delle App per stimolare la fantasia, le associazioni, la logica, l’orecchio musicale. È un peccato privare i piccoli di certe possibilità.

Photo Credit | ThinkStock

 

 

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