Arrivano dalla Società Italiana Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip) una serie di semplici regole da seguire in primavera quando si registra il picco delle allergie.
I dati confermano che in Italia circa un terzo dei bambini sotto i 14 anni soffre di allergie: il 10% ha l’asma bronchiale, il 18-20% ha la rinite allergica, il 10% la dermatite atopica.
A incidere sull’aumento delle allergie anche l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Ma come aiutare i bambini in questo periodo e ridurre i disagi?
In macchina
In primavera, quando fiorisce la maggior parte delle piante arboree e erbacee e si raggiungono elevate concentrazioni di polline in aria è meglio non aprire i finestrini, per evitare l’ingresso di polline nell’abitacolo. Pulite periodicamente l’interno delle auto e non fumare nemmeno le sigarette elettroniche soprattutto in presenza di bambini.
Attività all’aperto
È meglio limitare le attività sportive all’aria aperta perché maggiore è la quantità di aria inalata, maggiore è la quantità di allergeni che riesce a penetrare nelle vie aeree. Meglio non camminare vicino ai ai prati appena falciati, perché il taglio delle graminacee libera una elevata quantità di polline.
Allergia alle graminacee
Meglio andare al mare e concedersi lunghe passeggiate dove il polline non c’è o scegliere la montagna a quote superiori ai mille metri dove la fioriture rispetto in città arrivano con qualche settimana di ritardo e dove non cresce la parietaria.
Ricambio di aria in casa
Meglio aprire le finestre al mattino presto o in tarda serata perché il quantitativo di polline è ridotto.
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