Durante il primo anno di vita il bambino è più esposto al rischio di sviluppare allergie. In questa fase le forme allergiche più diffuse sono quelle di tipo alimentare, ed è per questo motivo che alcuni cibi vanno aggiunti alla dieta del piccolo in un momento successivo, su indicazione del pediatra, tanto più se il bambino è predisposto (se esiste cioè una familiarità per questo tipo di disturbo, come vedremo meglio più avanti). Occorre quindi molta cautela, anche in considerazione del fatto che le allergie alimentari insorte nella primissima infanzia aprono tipicamente la strada ad altre allergie come quella per i pollini o il pelo di animale.
I primi sintomi di allergia nel bambino sono rappresentati da orticaria e arrossamenti, in un secondo momento da problemi intestinali come diarrea o stipsi e successivamente da disturbi respiratori quali rinite, tosse e asma. Sarà il pediatra, con i dovuti accertamenti clinici, a stabilire se il bambino è allergico o meno e decidere la terapia adatta, di solito rappresentata dall’eliminzione dalla dieta quotidiana dell’alimento “incriminato” e di tutto ciò che lo contiene.
Quanto alla questione della familiarità, spesso alla base dell’insorgenza di questo disturbo in età infantile troviamo fattori ereditari: un bambino che ha entrambi i genitori allergici ha il 60% di probabilità di diventarlo a propria volta, percentuale che scende al 40% se uno solo dei genitori lo è e al 10% se in famiglia non vi sono persone allergiche. Se siete genitori allergici però questi dati non devono spaventarvi; non è assolutamente detto che il disturbo farà la propria comparsa anche in vostro figlio, soprattutto se adotterete alcune precauzioni nel primo anno di vita.
Fra queste allattare al seno, se è possibile, almeno fino al compimento del sesto mese e cominciare lo sotto al guida attenta del pediatra. Utile anche non introdurre nell’alimentazione del bambino uova, pomodori, agrumi e pesce prima del compimento del svezzamentoprimo anno ed evitare di tenere in cameretta peluches e materassi, cuscini e coperte di lana. Infine ci sembra superfluo ricordarvi come sia fondamentale non fumare nei locali frequentati dal bambino.
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