I bambini che presentano serie allergie alimentari sono in aumento.
Come affrontano il problema della dieta quotidiana e delle carenze nutritive? Cosa mangiano? Hanno modificato il modo di nutrirsi dell’intera famiglia?
Innanzitutto è utile rammentare le accortezze per ridurre al minimo la possibilità che il bambino contragga allergie, una di queste è svezzarlo in modo attento e prudente e cioè almeno a sei mesi e sotto la guida del pediatra (che è un essere umano e soggetto a difetti e/o errori; perciò il parere di più persone eterogeneamente preparate e tante letture non faranno male!).
Accortezze a parte, spesso le allergie compaiono e coinvolgono cibi di largo consumo come graminacee, pomodori, legumi e verdure: una bella gatta da pelare!
In questi casi potremmo pensare a modi fruttuosi di affrontare le allergie: se il bambino è affetto da celiachia per esempio, rimpinziarlo solo di carni e uova, non sarà propriamente una promessa di salute per il futuro: questo genere di alimenti infatti è ritenuto il primo candidato a causare le grandi patologie delle società moderne (come i problemi cardiovascolari, il diabete, colesterolo alto, cancro..).
Allora perchè non spingere la famiglia tutta ad adottare una dieta basata principalmente su cereali e tanta frutta, verdura e legumi di stagione, oltre a carni e a uova che ovviamente quanto più saranno di origine controllata più saranno sane?
Bè, mi si potrebbe rispondere, perché i prodotti di qualità costano e questo per le famiglie meno abbienti è un problema. Ma, ribatterei io, a tutto c’è rimedio, basta informarsi! e a proposito ricorderei i vantaggi del mercato equo e solidale.
Nel caso di allergia al nichel poi il consumo di carne e di uova è altamente consigliato, perché da esse l’organismo trae le proteine necessarie al fabbisogno giornaliero. L’allergia al nichel impedisce infatti l’assunzione di legumi, pomodori, cipolle, tonno, cioccolato e qualche altro alimento, tra cui, sfortunatamente anche cereali.
Una forte allergia al nichel purtroppo è veramente debilitante, perché non si sa bene ancora come organizzare una dieta equilibrata e spesso questo può essere causa di sintomi depressivi nei bambini. Carne, pesce, pasta e riso sono gli alleati maggiori, ricordando di cuocerli con meno grassi possibile.
In conclusione, le allergie alimentari sono certamente un problema, ma un passo intelligente può essere quello di fare di necessità virtù, di approfittarne per acquisire una buona conoscenza degli alimenti e degli ingredienti in essi contenuti, tentando di condurre tutta la famiglia verso una dieta più equilibrata e sana.
Un basso consumo di grassi e un largo consumo di cereali, pesce, riso e versure di stagione fa vivere meglio e più a lungo.
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