L’allergia al latte, in particolare alla proteina del latte vaccino, colpisce un numero sempre maggiore di bambini. Sarebbe circa il 3% dei piccoli al di sotto di un anno di età, come diffuso dai dati dell’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza. Non sempre però i sintomi legati a tale allergia vengono subito identificati, molto spesso perchè comunemente ricononducibili anche ad altre patologie. Sarebbe dunque consigliato prestarvi particolare attenzione e non sottovalutarli perchè potrebbero causare delle conseguenze anche pericolose.
Tra i principali sintomi dell’allergia al latte ci sono frequenti episdi di vomito, dolori all’addome e rigurgiti, ma non è solo l’apparato gastro-intestinale ad essere colpito, potrebbero verificarsi episodi di tosse e difficoltà nella respirazione. Anche le reazioni cutanee sono da annoverare tra le possibili manifestazioni, fino ad arrivare addirittura allo shock anafilattico. Episodi dunque più o meno preoccupanti che richiedono necessariamente delle analisi cliniche in grado di fornire maggiore chiarezza e consentire un adeguato trattamento, attraverso la giusta ed efficace terapia.
In molti casi i bambini risentono delle proteine del latte ingerite dalla madre, che le trasmette loro attraverso l’allattamento al seno: sarebbe bene dunque eliminarlo dalla dieta e far si che il bambino, a seconda dell’età e della gravità dell’allergia, assuma un alimento sostitutivo specifico. Un aspetto significativo riguarda la diversa percentuale dell’allergia a seconda della zona: nel nord Europa ad esempio si registra un’incidenza maggiore rispetto che nelle zone meridionali. In Italia, in particolare, il numero dei bambini allergici al latte è pari allo 0,8%.
Ma guarire si può: fondamentale però sarà seguire un iter costituito da tre tappe specifiche: sospettarla, diagnosticarla e proporre una dieta adeguata. Senza le tre fasi appena descritte difficilmente il problema si debellerà in maniera definitiva e senza effetti collaterali. Tra i metodi necessari all’individuazione dell‘allergia al latte ci sono il dosaggio delle IgE specifiche, il test cutaneo e il test da carico. Una volta accertata, il latte dovrà essere bandito dalla dieta del bambino, così come i formaggi, i gelati e tutti i cibi che lo contengano, ma non quelli a base di lattosio che non è una proteina, ma semplicemente uno zucchero.
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