Allattare al seno il proprio bimbo è una decisione scontata per molte donne. Tuttavia ve ne sono alcune per le quali non è affatto così. Sono le donne affette da depressione, quelle per le quali tutto è più difficile, incluso fare una scelta che per altre è la più naturale del mondo. E quando tentano di curarsi assumendo farmaci le cose si complicano ancora di più.
L’uso di antidepressivi, infatti, sembra interferire con la scelta di allattare al seno. A sostenerlo è uno studio condotto dal California Teratogen Information Service che ahnno analizzato i dati relativi a quasi 500 donne che si erano rivolte al servizio durante la gravidanza e il post partum. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla versione on line di The Journal of Human Lactation, era finalizzato ad indagare il legame fra la decisione di allattare al seno e l’eventuale assunzione di antidepressivi.
Incrociando i dati del campione è emerso che le donne cui questi farmaci erano stati somministrati in gravidanza e nel post partum avevano il 60 per cento in meno di probabilità di allattare il proprio figlio. Un valore elevatissimo. I ricercatori statunitensi però non sono stati in grado di fornire una spiegazione del fenomeno.
Forse tale scelta è dettata dal timore di trasmettere residui di farmaco al bambino attraverso il latte o forse dallo sconforto in cui la depressione getta la neo mamma che ne è affetta. E’ un vero peccato che lo studio non abbia potuto andare oltre perchè comprendere le ragioni che spingono queste donne a dire di no all’allattamento al seno aiuterebbe ad aiutarle.
Come minimo guidandole verso una scelta ponderata e consapevole. Tante infatti versano in queste condizioni e scelgono di nutrire il proprio piccolo al biberon per paura di non reggere. Farebbero la stessa scelta se ricevessero il supporto adeguato?
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