Allattamento e poppata notturna, la replica di una nostra lettrice

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Gentili amiche, come sapete l’articolo da me postato qualche tempo fa, dal titolo La poppata notturna, come eliminarla, ha suscitato un vespaio di polemiche. Una nostra lettrice, Alessandra Bortolotti, mamma e psicologa, ha inviato dietro nostra richiesta il contributo che vedete di seguito, nel quale discute punto per punto le affermazioni ritenute inesatte contenute proprio in quell’articolo.

Naturalmente lo pubblichiamo di buon grado. Buona lettura!

Innanzi tutto, non è affatto obbligatorio eliminare le poppate notturne. Certo si può cercare di farlo, ma la maggior parte dei bambini non accetta di buon grado questo cambiamento, perciò è molto probabile che tutto finisca con molto stress per tutti, grandi e piccini. Si pensa spesso che eliminare la/le poppate notturne voglia dire dormire di più ma la corrispondenza fra questi due eventi non è assolutamente scontata. I bambini si svegliano la notte in quanto i loro ritmi di sonno sono qualitativamente diversi da quelli degli adulti a causa dell’immaturità delle loro cellule nervose. Fino all’età di circa tre anni i tracciati elettroencefalografici di un bambino che dorme rivelano fasi REM (quelle in cui si sogna) e NON REM che riflettono un’acquisizione graduale della capacità di dormire tutta la notte. I risvegli notturni dei bambini sono generalmente fisiologici o derivanti da infinite motivazioni contingenti (dentizione, malattie in corso, vaccinazioni, scorretta alimentazione ecc.) e non devono per forza colpa dell’allattamento.

Ma veniamo in dettaglio alle vostre affermazioni:

  • Durante i primi mesi di vita la gran parte dei neonati, allattati al seno o al biberon, mangia sei volte nell’arco delle 24 ore.

In realtà questa è una falsa credenza che risale a qualche decina di anni fa, quando si allattava ad orario e si contavano le poppate guardando l’orologio. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’UNICEF hanno diffuso nel 2002 la Strategia globale per l’alimentazione dei neonati e dei bambini in cui si raccomanda l’allattamento a richiesta. Questa indicazione deriva dal fatto che la produzione di latte dalla mammella segue la legge della domanda e dell’offerta. Se il bambino succhia a richiesta di giorno e di notte la poppa produrrà la giusta quantità di latte nelle 24 ore, altrimenti si interferisce con tale meccanismo e vi è una alta probabilità che il latte diminuisca fino a non coprire più il fabbisogno del neonato.

  • Tuttavia, se il piccolo ha l’età giusta (appunto cinque-sei mesi) è possibile fare un tentativo per sopprimere il pasto notturno e abituarlo a dormire sei-sette ore di fila durante la notte senza intaccare in alcun modo il suo benessere.

“L’età giusta” non è stabilita da nessun documento ufficiale della puericultura o della pediatria. Anzi, i cinque-sei mesi rappresentano di norma un momento di scatto di crescita del neonato in cui le poppate aumentano anziché diminuire.

  • Naturalmente il bambino andrà svegliato per la poppata anticipata ma, assicurano gli esperti, non risentirà in alcun modo di questa novità.

Svegliare sistematicamente il bambino per farlo poppare significa interferire nei suoi ritmi di sonno e può alla lunga rappresentare un ostacolo per la fisiologica acquisizione della capacità di dormire la notte più ore di seguito.

3 commenti su “Allattamento e poppata notturna, la replica di una nostra lettrice”

  1. Concordo con Alessandra…Le poppate medie per un neonato sono 10-12 nelle 24 ore e le poppate notturne sono importantissime per l’allattamento, poichè di notte si produce maggior prolattina…Per esperienza personale, poi, so che le poppate non incidono sui risvegli: mio figlio non poppa più di notte ma continua a svegliarsi…così come conosco mamme di bimbi allattati artificialmente che si svegliano più volte a notte…

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  2. 10-12 a volte anche di più… e tutto ciò è fisiologico…
    I bimbi a 5 mesi spesso aumentano il numero delle poppate notturne perchè di giorno sono molto impegnati a scoprire ciò che li circonda e quindi a fare altre cose… non parliamo poi dei denti che spuntano… la novità dell’introduzione dei cibi solidi… che spesso arriva anche prima nonostante l’OMS raccomandi di aspettare il 6° mese di vita compiuto… ecc…
    Insomma a 5 mesi i bambini si svegliano di notte perchè STANNO BENE… sono SANI… e ADEGUATI alla norma della loro specie…

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