Se ormai è comprovata l’importanza dell’allattamento materno visti i considerevoli benefici per la mamma e il bambino, è anche vero che nel periodo dell’allattamento va prestata particolare attenzione ai cibi da consumare che finiscono direttamente nel latte.
E se nel corso dell’allattamento tende a rimanere del grasso accumulato sui fianchi anche dopo la gravidanza, è fortemente sconsigliato seguire diete dimagranti perché potrebbero compromettere proprio la formazione del latte. E se il bambino non ha particolari allergie, la madre dovrebbe seguire pochi, ma semplici consigli per conciliare una dieta equilibrata alla giusta produzione di latte.
Andrebbero preferiti i grassi vegetali a quelli animali, ma non andrebbero eliminati del tutto i carboidrati complessi cercando di assumerne invece le giuste quantità.
COME CONSERVARE IL LATTE MATERNO, IL VADEMECUM
Meglio limitare il consumo di dolci o zuccheri industriali, evitare i cibi conservati o in scatola e naturalmente meglio rinunciare all’alcol.
Via libera invece al consumo di frutta e verdura: l’ideale sarebbe un quantitativo pari almeno a 400 grammi al giorno evitando però tutte quelle sostanze che potrebbero dare al latte un cattivo sapore (come i peperoni o l’aglio, a meno che non siano già stati assunti in gravidanza).
Vanno anche consumati alimenti con alto contenuto di calcio, soprattutto se derivante da alimenti vegetali (come legumi, verdure a foglie verde o sesamo).
E se le diete vanno evitate ed è consigliabile seguire un regime alimentare adeguato, è anche vero che è necessario bere molto: solo l’acqua facilita la corretta idratazione dei tessuti, la funzione renale bilanciando correttamente la perdita di liquidi che intervengono al momento della produzione di latte e dell’allattamento.
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