La difterite, provocata dal batterio Corynebacterium diphtheriae, è una malattia infettiva acuta che si contrae in maniera piuttosto facile ed è caratterizata da un decorso veloce. Essa comporta il danneggiamento o, nei casi più gravi la distruzione, degli organi e dei tessuti di volta in volta colpiti, che possono essere diversi, a seconda del tipo di batterio coinvolto. Molto spesso si tratta della gola o del naso, altre volte delle tonsille. La difterite colpisce in maniera nettamente significativa i bambini non vaccinati.
Nella nostra penisola era pressochè scomparsa: ora, purtoppo, a causa del calo delle vaccinazioni infantili, potrebbe tornare. Esempi sono stati registrati nell’ultimo anno sia in Belgio che in Spagna. In Italia, invece, l’ultimo caso risalirebbe al 1991. Gli esperti, però, sono concordi nell’affermare che la diffusa mancanza di vaccinazioni degli ultimi anni abbia contribuito a riportare il «nodulo difterico» nel nostro Paese: si sarebbe verificato, infatti, il caso di un paziente entrato in contatto con il batterio causa della difterite.
I veicoli di trasmissione della difterite sono rappresentati dal contatto diretto con una persona che ne sia infetta o, ma in casi più rari, da quello con degli oggetti che siano stati precedentemente contaminati. Nonostante gli infetti, una volta appurata la presenza della malattia, vengano isolati e trattati come dovuto, si raccomanda la vaccinazione, che resta l’arma più efficace per contrastarla.
Questa è sviluppata in un ciclo da somministrare in tre dosi. Il calendario nazionale prevede che il vaccino venga iniettato nel 3°, 5° e 11°-13° mese. Questo sarà seguito, poi, da due richiami previsti a 5-6 anni e tra gli 11 e i 15 anni. La vaccinazione contro la difterite, se completata, garantisce un’arma piuttosto sicura per la prevenzione contro la malattia.
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grazie la tua parte!
Mio figlio è essere eruzioni cutanee e febbre, non sanno che è un segno di quale malattia? 🙁