Il vegetarianesimo? Inadeguato per l’alimentazione dei bambini, esattamente come il veganesimo: è quanto sostengono i pediatri nel corso di un convegno organizzato dalla Sipps e dalla Federazione Italiana Medici Pediatri a Caserta.
“Diete vegetariane in gravidanza e in età evolutiva” è l’intervento che apre i lavori confermando quanto sostenuto fino a questo momento.
Latte, uova ed alimenti ricchi di vitamina B12, ferro e omega 3 sono elementi indispensabili per l’alimentazione dei bambini e fin dai primi mesi di vita: bocciate quindi le diete peri bambini che privilegiano soprattutto il consumo di alimenti vegetali e l’uso limitato di prodotti animali, in pratica il veganesimo e il vegetarianesimo.
Una dieta vegetariana, se indicata per gli adulti, risulta al contrario essere dannosa e totalmente inadeguata per i bambini, carente per la crescita e lo sviluppo neurocognitivo dei bambini. Proprio i bambini si trovano a dover subire il cambiamento di una scelta alimentare di intere famiglie che magari scelgono di abbracciare il vegetarianesimo o il veganesimo o magari altri modelli alimentari. Il problema è che scelte del genere possono causare conseguenze dannose per la salute dei più piccoli cui non viene garantita l’assunzione di diversi alimenti indispensabili per la loro crescita. Gli esperti, via Ansa, confermano che per il corretto sviluppo del bambino sono inadeguate le diete latto-ovo-vegetariane e vegane, dannose per l’ambito neurologico, psicologico e motorio. Al centro delle scelte dei pediatri deve sempre e necessariamente rimanere la salute e il benessere del bambino come conferma il dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente Sipps intervenuto al congresso.
DIETA VEGANA MEDITERRANEA, LE LINEE GUIDA IN GRAVIDANZA
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