Negli ultimi anni un numero sempre crescente di studi ha dimostrato l’importanza dell’alimentazione durante la gravidanza per il benessere del bambino alla nascita e per il suo sviluppo futuro. Numerosi nutrienti, come gli acidi grassi omega tre e l’acido folico, si sono rivelati fondamentali, ad esempio, per lo sviluppo del sistema nervoso. A questi adesso si aggiunge lo iodio, la cui carenza danneggerebbe la performace intellettiva del bambino.
A dimostrarlo è uno studio condotto dall’Università del Surrey e dall’Università di Bristol i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Lancet. La ricerca ha visto coinvolto un campione di mille famiglie le cui genitrici erano state seguite sin dalla gravidanza attraverso il monitoraggio dei livelli di iodio nelle urine.
I ricercatori hanno quindi sottoposto i loro figli a dei test cognitivi e di lettura rilevando che i nati da madri che presentavano una carenza di iodio in gravidanza avevavno un quoziaente intellettivo e punteggi ai test mediamente più bassi rispetto ai coetanei nati da madri con adeguati livelli di iodio durante la gravidanza.
Una ricerca che ci fa comprendere l’importanza di consumare quotidianamente alimenti ricchi di questo elemento. Niente di più facile perchè di iodio sono ricchi non solo i pesci, sul cui consumo in gravidanza in realtà gli esperti nutrono qualche perplessità a causa dell’inquinamento dei mari, ma anche carne, latte e derivati, frutta e verdura.
Di contro, avvisano gli esperti , è opportuno limitare gli alimenti che interferiscono con il suo assorbimento quali crescione, cavoli, cipolle, ravanelli, rucola, senape e noci. Attenzione anche alle alghe commestibili, sempre più diffuse sulle nostre tavole: sono sin troppo ricche di iodio e potrebbero causare alla futrura madre il problema opposto, anche un eccessivo assorbimento di iodio durante la gravidanza, infatti può nuocere alla salute del bambino che portiamo in grembo.
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