Secondo uno studio effettuato nei laboratori della Rockefeller University, un’alimentazione eccessivamente grassa in gravidanza può compromettere la salute del nascituro e in particolare lo predispone all’obesità, perché causa alterazioni del feto.
In pratica, una dieta basata su cibi grassi è in grado di scatenare dei cambiamenti a livello celebrale nel feto e questo farebbe insorgere delle alterazioni nella riproduzione di determinate proteine, chiamate peptidi oressigenici, in grado di stimolare l’appetito, predisponendo il bambino ad importanti disturbi dell’alimentazione come l’obesità. Secondo la coordinatrice della ricerca sono:
le alte quantità di trigliceridi a cui il feto viene esposto durante la gravidanza che provocano una crescita anomala e precoce dei neuroni; è come se si programmasse il proprio figlio a diventare obeso.
L’esperimento è stato condotto sottoponendo un gruppo topolini in stato di gravidanza, ad un regime alimentare ad alto contenuto di grassi e, ad un secondo gruppo una dieta bilanciata; confrontando i risultati dei due gruppi i ricercatori hanno potuto constatare quanto sia importante una giusta alimentazione in gravidanza. I piccoli nati dalle mamme che avevano seguito un’alimentazione con molti lipidi, tendevano a mangiare di più, ad ingrassare velocemente e già alla nascita avevano alti livelli di trigliceridi, mentre i topolini nati dalle mamme che avevano avuto una dieta bilanciata erano più sani e robusti.
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