Partiamo dal presupposto che ogni bambino ha tempi diversi ed è fondamentale rispettarli. In linea generale l’inizio dello svezzamento può variare dai 4 ai 6 mesi. Ascoltate sempre il parere del pediatra che potrà dirvi dopo avere visitato il bambino qual è il momento migliore per iniziare a somministrare a vostro figlio i primi cibi solidi.
Secondo le direttive del Ministero della Salute:
Lo svezzamento può iniziare dal 6° mese di vita compiuto del bambino, quando è ormai sicuramente pronto da ogni punto di vista: psichico, motorio, digestivo. Potrà allora accettare il cucchiaino e gestire la deglutizione di cibi densi.
Soprattutto nei primi tempi dovrete armarvi di pazienza e far sì che l’ora della pappa diventi un momento di gioia.
Vediamo a questo qualche regola generale.
– Non abbiate fretta e ricordatevi che nei primi mesi di vita il latte è in grado di offrire al piccolo tutto ciò di cui necessita. Non iniziate quindi lo svezzamento prima dei 5 mesi e non forzate mai gli eventi.
– Cominciate ad introdurre un alimento per volta; in questo modo il bambino avrà tutto il tempo per potersi abituare a dei sapori nuovi. Inoltre potrete individuare anche eventuali allergie o intolleranze.
– Gli alimenti adatti per la prima pappa sono: crema di riso, frutta grattugiata, succhi di frutta (da diluire con acqua fresca) e passate di verdura.
– Le prime pappe dovranno essere particolarmente diluite. Poi col passare dei giorni potranno diventare sempre più consistenti.
– Tra i 6 ed i 9 mesi potete cominciare a dare al vostro piccolo carne e pesce. Qualche esempio: pesce senza spine, uova (che siano ben cotte), carne rossa magra.
– Quando cominceranno a spuntare i primi dentini è meglio rivolgersi al proprio pediatra perché il bimbo potrebbe desiderare solamente il latte.
– Tra i 9 e i 12 mesi il bambino può mangiare praticamente tutto. Ricordatevi comunque sia di frullare o tritare i cibi.
– Potrete continuare ad allattare il piccolo anche oltre i 12 mesi se lo desiderate.
– Successivamente ricordatevi di variare il più possibile la sua dieta alimentare.
– Se vostro figlio non dovesse gradire un particolare alimento non dovrete forzarlo a mangiare.
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