L’alimentazione dei bambini è ben equilibrata? Purtroppo no. Sono pochi i cuccioli che mangiano correttamente, contro un 75 percento dichiarato che consuma pasti sbilanciati. Secondo un’indagine finanziata da Save the Children e Kraft Foods, che punta a fare chiarezza sugli stili di vita dei piccoli di casa (tra i 6 e i 17 anni), solo il 25 percento consuma cinque pasti al dì.
Cinque pasti vuol dire colazione, pranzo e cena, più due merende (di cui una la mattina e una il pomeriggio). È uno schema alimentare semplice ed è quello consigliato dalla Dieta Mediterranea. Ma oltre a questo limite, grazie alla ricerca si viene anche a scoprire che il 39 percento dei bambini italiani mangia quotidianamente davanti alla tv. Quante volte abbiamo detto che è una pessima abitudine? Il rischio è quello di mangiare male, di non masticare a sufficienza e di conseguenza rendere più difficoltosa la digestione.
La colazione resta ancora un grande punto di domanda, per gli italiani in generale. Dai dati di Ipsos, dimostrano che solo il 19 percento dei bambini fa colazione e di questi il 12 percento non la fa a casa, ma al bar o magari mangiano in macchina dei biscotti. Che cosa mangiano? In linea di massima consumano il classico latte (65%), con i biscotti (47%) e i cereali (39%). È un mix abbastanza corretto, sarebbe opportuno aggiungere della frutta, ma se già iniziassero a farla costantemente sarebbe un’ottima cosa.
Solo un quarto dei bambini, invece, fa la merenda tutti i giorni (mattina e pomeriggio), mentre il 45 percento la consuma ogni tanto e il 65 percento la fa solo il pomeriggio. I pasti, invece, dove si consumano? In linea di massima si mangia a casa, ma a pranzo solo soli circa il 10 percento dei piccoli, mentre a cena il 12 percento non mangia in compagnia di mamma e papà, ma prima. Sedersi a tavola insieme è un modo per vigilare i pasti dei bambini e poi per chiacchierare un po’, raccontarsi la giornata. Il modello alimentare, si conclude, è sbilanciato e conferma il trend negativo: il 30 percento dei piccoli italiani è in sovrappeso.
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