E’ un quesito che in molti si pongono; dare o no l’acqua del rubinetto ai bambini? Il comune di Pollenza in provincia di Macerata è propenso per il si tanto da lanciare l’iniziativa “Acqua del rubinetto a scuola”. La tendenza dunque è quella che ritiene l’acqua del rubinetto sicura, più di quella venduta in bottiglia. Ma come vedremo più sotto il comune di Pollenza non è il solo a pensarla così. Grazie ai recenti lavori di allacciamento avvenuto in tutte le frazioni del comune all’acquedotto del Nera, in tutte le case sarà possibile usufuire di acqua di rubinetto caratterizzata da ottime proprietà organolettiche, senza dovere ricorrere più alle bottiglie di plastica.
Presso le scuole dunque si troverà solo acqua di rubinetto. Gli effetti della scelta non potranno che essere positivi: innanzitutto si imparerà a valorizzare l’acqua come bene comune e prezioso, il fatto che le famiglie bevano acqua del rubinetto spingerà il Comune a mantenere sempre costanti ed alti i livelli di controllo. Inoltre, da non sottovalutare, il netto risparmio: ben 50000 bottiglie di plastica all’anno, pari ad un peso approssimativo di 1.5 tonnellate.
Ma come detto in apertura a stabilire che l’acqua del rubinetto non solo possa essere bevuta anche dai bambini ma faccia pure bene è stato provato da una recente ricerca scientifica condotta da un team di medici svizzeri. In conclusione esistono diverse preoccupazioni relativamente al consumo di acqua in bottiglia, quella del rubinetto risulta decisamente più sicura dal punto di vista della salute. A sostegno della tesi lo studio realizzato da Médecins en faveur de l’Environnement e Pingwin Planet. Dopo avere controllato l’acqua di 10 diverse marche, si è giunti alla conclusione che 1 su 2 fosse contaminata. Ciò è probabilmente da riscontrare nei residui del processo legato alla fase di riciclaggio. Ad onor di cronaca si deve precisare che tali risultati siano stati messi in discussione dalle suddette aziende. Resta comunque il fatto che l’acqua del rubinetto risulti più pura e controllata rispetto quella confezionata.
Photo Credit | Thinkstock
