Hanno lasciato la loro bambina di 2 anni all’aeroporto e sono partiti per le vacanze. Non è un film di fantascienza, ma è quanto avvenuto qualche giorno fa all’aeroporto di Katowice, nella Polonia meridionale. Ogni estate ci sono fatti di cronaca che lasciano davvero senza parole, questo è uno di quelli. Non c’è abbastanza indignazione davanti a due genitori che scelgono spontaneamente di abbandonare la loro piccolina, per andare in ferie.
La scena è stata ripresa, ovviamente, dalle telecamere di sicurezza del terminal. La coppia ha lasciato la bambina davanti allo sportello del banco informazioni ed è partita. Come mai? La bambina non aveva i documenti in ordine. Il passaporto era scaduto e ovviamente perché mai rinunciare, o magari semplicemente rimandare, la tanto aspettata vacanza?
I genitori hanno fatto di peggio: hanno spiegato la situazione alla bimba, dicendole di non piangere e di non preoccuparsi di nulla, perché a breve sarebbero arrivati i parenti a prenderla. Il tutto sotto gli occhi allibiti degli operatori di terra e si sono diretti all’imbarco con il fratello maggiore, che a differenza della bimba aveva i documenti in ordine.
E ora? Un fatto simile non può cadere inosservato. E aggiungiamo anche per fortuna. La Polizia locale sta indagando e i genitori, per abbandono di minore, rischiano fino a cinque anni di prigione. Può succedere nella vita di dover separarsi del proprio bambino, di non essere in grado di crescerlo e di mantenerlo. Può succedere di scegliere l’abbandono. Badate bene, non sto giustificando, ma credo esistano dei momenti di tale disperazione che una madre si possa sentire obbligata al sacrificio estremo. Ma per partire per le vacanze, no.
Condanniamo chi abbandona i cani, dobbiamo avere pene severe anche per chi lo fa con i figli. Avere un bambino non è un lavoro part time, non è neanche un diversivo o un impegno cui sottrarsi in una fase di stanchezza.
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