Mastite, frequente complicanza dell’allattamento

Allattare il proprio bimbo al seno è il gesto più sano e naturale del mondo, eppure talvolta possono insorgere delle complicanze che impediscono alla mamma di nutrire serenamente il proprio piccolo. Spesso però si tratta di situazioni assolutamente risolvibili con l’aiuto del proprio medico la cui comparsa non deve scoraggiare dal proseguire nell’allattamento.

La cosiddetta mastite puerperale è una delle complicanze dell’allattamento che insorge più frequentemente, soprattutto fra le primipare. In genere fa la propria comparsa circa una decina di giorni dopo il parto a causa di batteri o funghi la cui azione nociva è favorita da un ingorgo mammario non risolto o dalla presenza di ragadi che aprono l’ingresso agli agenti patogeni che causano l’infezione.

I sintomi della mastite sono rappresentati da febbre alta (+38°), sensazione di malessere generale, gonfiori e/o dolori a carico di una o più raramente di entrambe le mammelle che appaiono calde al tatto. Nei casi più gravi può crearsi un ascesso. Non sempre  è necessario sospendere l’allattamento in presenza di mastite, anzi in alcuni casi questo potrebbe determinare un aggravamento dei sintomi.

Se sospettate di avere la mastite non vi resta che rivolgervi al vostro medico che una volta fatta la diagnosi potrà prescrivere antibiotici e antinfiammatori compatibili con la salute del bambino nell’eventualità che si prosegua con l‘allattamento al seno.

Quanto all’ingorgo mammario, questo può essere causato non solo da un’eccessiva produzione di latte o da uno svuotamento insufficiente del seno, ma anche dall’abitudine di indossare reggiseni troppo stretti. Per risolvere un ingorgo mammario è quindi opportuno fare poppate frequenti alternando le mammelle e svuotare il seno tra una poppata e l’altra: manualmente tramite spremitura o con l’aiuto di un tiralatte (il latte può essere conservato). La poppata inoltre dovrà cominciare attaccando il bambino al seno gonfio.

Infine, per favorire il flusso di latte può essere utile applicare impacchi caldi sull’aureola o fare una doccia calda prima di allattare il bambino.