L’estate è arrivata già da un pò e sono molte le famiglie che hanno deciso di fuggire dal caldo torrido delle città per dedicarsi qualche giorno di relax. Accade spesso che coppie di amici decidano di trascorrere del tempo insieme, condividendo le proprie vacanze. Cosa rappresenta questo per i rispettivi bambini? Condividere del tempo libero con altri bambini può essere, ovviamente, molto divertente e rappresenta un’ottima occasione di crescita e confronto. E’ importante, per prima cosa, affinchè la vacanza condivisa riesca bene, scegliere il posto ideale. Per i bambini al di sotto dei due anni di età, sono consigliabili posti tranquilli e sicuri, dove i bimbi possono trovare un luogo in cui giocare e muoversi senza troppe ansie e divieti. Per i bambini di età superiore ai due anni, invece, la scelta del posto è soggetta a minori preclusioni in quanto i bimbi si adattano meglio ai diversi ambienti. La vacanza condivisa comporta numerosi benefici sia per i genitori che per i bambini. I genitori, infatti, appaiono più tranquilli e rilassati poichè i bambini sono impegnati a giocare tra loro e ci sono più persone a vegliare su di loro.
Il bambino, stando insieme ad altre persone, assimila più velocemente le regole dello stare insieme: impara che esistono anche altre necessità oltre le sue, che bisogna collaborare, aspettare l’altro e fare i turni. I bambini, inoltre, si arricchiscono grazie al confronto con le abitudini degli altri, sperimentano cose nuove, diventano più autonomi e si distaccano più facilmente dai genitori.
Con la convivenza, però, possono sorgere dei piccoli problemi che è bene imparare a gestire per la buona riuscita della vacanza. E’ importante, innanzitutto, che i genitori si mettano d’accordo tra loro sulle questioni più disparate, evitando di far comprendere ai bambini eventuali disappunti. Se si rende necessario trovare un compromesso tra le diverse abitudini, è bene far capire ai bambini che il cambiamento è un’eccezione e che una volta rientrati a casa ogni cosa tornerà come prima. La causa principale dei litigi tra i bambini è sicuramente la gelosia. Gli adulti, quindi, dovrebbero evitare di compiere delle disparità tra i bimbi indipendentemente se si tratti dei loro figli o no. Se i bambini iniziano a litigare tra loro sarebbe opportuno aiutarli a trovare una soluzione insieme o provare a separarli per un pò poichè troppo tempo insieme stanca i bambini e li induce ad innervosirsi e quindi a bisticciare. E’ bene ricordare, inoltre, che sgridare e punire il proprio bambino davanti l’amichetto potrebbe umiliare il piccolo e metterlo a disagio. Sarebbe meglio, quindi, prenderlo da parte e spiegargli le proprie ragioni. Anche fare confronti con gli altri bambini può rivelarsi controproducente. Il bimbo, infatti, potrebbe iniziare a prendere in antipatia l’amico e potrebbero crearsi delle tensioni.
Via libera, quindi, alla vacanza condivisa, ma con qualche accorgimento. E voi, cosa ne pensate? Quali sono le vostre esperienze al riguardo?
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