I sensi del neonato, l’olfatto

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olfatto

Uno dei sensi che il neonato sviluppa in epoca embrionale è l’olfatto. Il feto, infatti, già dai primi mesi di gestazione percepisce gli odori, immerso nel liquido amniotico. Nello specifico, tra la quinta e l’undicesima settimana si sviluppano nel feto i recettori olfattivi mentre entro la quindicesima si formano le narici. Il bambino riesce a sentire e a distinguere gli odori dei cibi che la mamma mangia e che giungono a lui attraverso il liquido amniotico. In questo modo, il neonato immagazzina tutta una serie di stimoli che formeranno la sua “memoria olfattiva” e che, una volta nato, lo aiuteranno a conoscere il mondo esterno. Alla nascita, il bambino riconosce tutti gli odori del suo mondo-prenatale che lo aiuteranno ad orientarsi nel mondo extrauterino e lo rassicureranno in momenti di tensione.

Grazie al suo spiccato odorato, il neonato, se lasciato sul ventre della madre, è in grado di arrivare al seno e di succhiare. Questo perchè, il bambino riconosce l’odore della madre e del suo latte più di qualsiasi altra cosa. Studi scientifici hanno dimostrato, inoltre, che il neonato sa riconoscere l’odore del latte materno anche in mezzo a quello del latte di altre donne. Il bambino, fin dalle prime ore di vita, manifesta il suo apprezzamento e le sue reticenze verso gli odori che percepisce attraverso la mimica facciale. Il neonato reagisce agli odori nuovi, muovendo anche la testa e modificando la sua attività e la sua frequenza cardiaca. Gli odori lo aiutano a riconoscere le persone: mamma, papà, fratelli, sorelle, etc… La sensibilità olfattiva del bambini si affina maggiormente nel periodo dello svezzamento. A 5-6 mesi, l’esperienza con gli alimenti, porterà, infatti, il neonato a sperimentare sensazioni nuove, arricchendo, cosi, il suo ventaglio olfattivo.

Data l’importanza che l’olfatto riveste nella vita del neonato, è fondamentale che i genitori imparino a stimolare questo senso, approfittando di ogni momento. Per prima cosa è importante che la mamma prenda spesso in braccio il bambino per permettere una vicendevole conoscenza olfattiva e rafforzare il legame. E’ bene che il piccolo sia portato in braccio anche dal papà e dalle altre persone che lo circondano come i fratelli o i nonni: questo consente al bimbo di conoscere la propria famiglia e di sperimentare e distinguere odori diversi. Durante l’allattamento al seno, è preferibile che la mamma non indossi dei profumi o delle creme troppo forti in modo da favorire il riconoscimento dell’odore materno da parte del bambino. Bisogna prestare attenzione anche all’ambiente in cui vive il bambino, evitando di utilizzare profumazioni troppo forti e l’odore di fumo che possono infastidire il piccolo. Anche nel caso dell’olfatto, i momenti del bagnetto e del cambio del pannolino sono ottimi per aiutare il bambino nella scoperta degli odori.

Gli odori incidono molto sullo stato emotivo del neonato. Quando il bimbo è inquieto, ad esempio, è possibile calmarlo porgendogli degli oggetti impregnati di odori a lui familiari, come quello della mamma. Questo può rassicurarlo e aiutarlo anche nel caso in cui non riesca a dormire o a separarsi dai genitori.

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