L’Apgar è il primo test a cui verrà sottoposto tuo figlio subito dopo il parto. Probabilmente tu non te ne renderai neanche conto perché è un esame di routine che gli occhi esperti di ostetriche e ginecologi ormai eseguono con una certa scaltrezza. Il test è stato studiato per valutare velocemente la condizione fisica del neonato immediatamente dopo la nascita e per definire se necessita di cure extra o addirittura di terapia intesiva.
L‘indice di Apgar verrà assegnato al tuo bambino per due volte, a un minuto dalla nascita e dopo cinque minuti dalla nascita. A volte se il punteggio risulta dubbio viene ripetuto anche a distanza di 10 minuti dal parto.
Per la sua determinazione vengono presi in considerazione cinque parametri vitali, che sono indicativi della capacità del neonato di sopravvivere in modo autonomo e, a ciascuno di questi fattori, viene attribuito un punteggio da zero a due. Gli elementi presi in considerazione sono:
- il colore della cute
- la respirazione
- il battito del cuore
- il tono muscolare
- i riflessi
Il punteggio massimo è 10 ma in ogni caso vengono considerati buoni tutti i punteggi superiori al 7. Un punteggio più basso non significa comunque che il bambino non è in salute, vuol dire semplicemente che ha bisogno di qualche cura in più come l’aspirazione del liquido amniotico dalle vie respiratorie. Se invece il punteggio di Apgar risulta ancora inferiore a 7 dopo i cinque minuti, la valutazione viene ripetuta una terza volta a 10 minuti e, se il risultato è ancora basso, il neonato viene trasferito nel reparto di neonatologia per le cure del caso.
Un basso punteggio è normale per i neonati nati da gravidanze a rischio e parti complicati. Anche i nati da parto cesareo hanno spesso all’inizio un punteggio basso, per effetto del passaggio attraverso la placenta di piccole quantità di anestetico somministrato alla madre, che rende il piccolo un po’ addormentato e un po’ “molle” ad un minuto dalla nascita, ma quando il punteggio viene ripetuto dopo 5 minuti rientra spesso nella norma.
Alcuni anni fa mia moglie, alla 28^+1 gg, ha partorito un bimbo prematuro di gr. 1.100 di peso.
L’indice di APGAR, misurato in tot. 1 al primo minuto (solo battito cardiaco), è “salito” fino a tot. 3 al quinto minuto (battito cardiaco 1, movimenti respiratori 1, riflessi agli stimoli 1).
Nonostante l’immediato trasferimento in Terapia Intensiva Neonatale, all’interno di struttura opedaliera di primissimo piano per patologie della specie, dopo circa dieci ore il bimbo purtroppo decedeva.
Desiderei sapere, se noto, se visti i presupposti iniziali non fosse possibile attendere un esito diverso da quello infausto, ovvero se, in qualche caso, analoghe situazioni iniziali oggettivamente estremamente critiche abbiano ugualmente consentito il regolare sviluppo del bimbo.
A.