Secondo alcuni studi il miele non è un alimento adatto ai bambini sotto l’anno di età dal momento che esisterebbe una correlazione tra botulismo infantile e assunzione di miele. Lo stesso Ministero della Salute d’altra parte sconsiglia, proprio per questo motivo, di introdurlo nella dieta dei piccoli addirittura fino al compimento dei due anni.
Il botulismo infantile è un’intossicazione molto grave che interessa appunto i bambini fino a 12 mesi di età e alla quale viene attribuita parte dei casi di morte improvvisa in culla (SIDS). E’ una forma di botulismo diversa da quella degli adulti poichè a causarla non è l’assorbimento della tossina botulinica preformata, ma l’ingestione del bacillo sporigeno che successivamente libera la tossina in seguito alla colonizzazione del tratto intestinale.
Nel bambino la malattia si manifesta in forma immediata perchè, dato il peso corporeo ridotto, è sufficiente una quantità minima di tossina per scatenare il botulismo, al contrario di quanto accade agli adulti che, pur venendo continuamente in contatto con le spore del bacillo attraverso la terra, la frutta e la verdura, non accusano alcun disturbo. Tuttavia, è doveroso precisare come la comunità scientifica non sia concorde nello sconsigliare l’assunzione di miele al di sotto dei due anni di età e che la scelta di non darne al proprio figlio è ritenuta una semplice precauzione.
Personalmente io ho sempre evitato di dare il miele a mio figlio (è molto comune che venga aggiunto ad alcune bevande o che vi si intinga il ciuccio) ma solo perchè così pensavo di ridurre il rischio di insorgenza della carie nel futuro, mentre non ero assolutamente al corrente che un alimento all’apparenza tanto innocuo come il miele, simbolo per eccellenza di bontà e dolcezza, potesse nascondere una tale insidia.
E ad essere sincera mi chiedo non si tratti dell’ennesimo caso di inutile allarmismo.
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