L’importanza della vitamina A per lo sviluppo polmonare dei bambini

La vitamina A è molto importante durante la gravidanza in quanto aiuta a migliorare la salute del nascituro e in particolare quella dei suoi polmoni. A sostenerlo è uno studio condotto dalla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora negli Stati Uniti e pubblicato sul New England Journal of Medicine di maggio.

Nell’articolo, ricercatori che hanno seguito lo studio, coordinati dal dottor William Checkley, hanno spiegato come la carenza di vitamina A sia dannosa per il nascituro e come questa mancanza sia più frequente nei Paesi in via di sviluppo, nei quali l’alimentazione non è sempre adeguata alle necessità dei bambini; non a caso ben 90 milioni di bambini in età prescolare, concentrati soprattutto nei Paesi più poveri, soffrono di carenza di vitamina A, il che provoca diversi casi di cecità e addirittura decessi nei primi anni di vita.

Lo studio in questione è stato condotto su alcune donne in gravidanza divise in tre gruppi; al primo gruppo è stato dato un integratore di vitamina A, al secondo un beta-carotene e al terzo un placebo.

Dopo il parto i ricercatori hanno calcolato la funzionalità polmonare dei neonati, ed da questa analisi è emerso che i bambini nati dalle donne che avevano assunto l’integrazione di vitamina A mostravano funzioni polmonari migliori di circa 40 ml rispetto a quelli le cui madri avevano assunto beta-carotene o placebo. Questo dato, tradotto in percentuale, significa che i neonati avevano il 3% di funzionalità polmonare in più.

A commento dei risultati, i ricercatori hanno rimarcato il fatto che la carenza di vitamina A è più diffusa nei Paesi in via di sviluppo, in quanto in quelli industrializzati è più facile assumerla tramite una giusta alimentazione.

La vitamina A si trova in diversi alimenti, sia di origine animale che vegetale. Tra gli altri cibi, è possibile trovare la vitamina A nelle uova, nei latticini, negli ortaggi rossi, verdi e gialli, e nei frutti col la buccia gialla o arancione, ovvero cachi, arance, meloni e albicocche.