Donazione del cordone ombelicale per uso eterologo oppure conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale per uso autologo?
Qualche tempo fa vi ho proposto un articolo sul tema della conservazione del cordone ombelicale ma oggi voglio riportarvi una notizia che mi ha emozionato e che può chiarire alcuni aspetti della possibilità di donare il cordone ombelicale. In pratica un aiuto per le domande che si pongono in molti:
A cosa serve la donazione del cordone ombelicale? In quale modo le cellule staminali del sangue placentare possono aiutare le persone ammalate?
Questa storia parla di Andrea un bimbo di 14 mesi venuto al mondo in un paese del Piemonte, questo bimbo fino a ai primi quattro mesi di vita è stato un neonato come tanti, allattato al seno, tranquillo e beato. Ma ad un certo punto quando gli anticorpi materni ricevuti con il latte hanno cominciato a mancare, Andrea ha cominciato ad avere febbri continue che hanno portato i suoi genitori a cercare di approfondire questa situazione.
La diagnosi è stata una doccia fredda, dopo numerosi accertamenti Andrea è arrivato all’Unità di Oncoematologia del Policlinico San Matteo di Pavia
E’ arrivato da noi a metà febbraio con un sospetto tumore del fegato . Il giorno seguente la diagnosi: immunodeficienza combinata grave, una malattia rara congenita in cui l’assenza completa di un tipo di globuli bianchi, i linfociti, espone al rischio di contrarre gravissime infezioni soprattutto di natura fungina e virale che spesso risultano letali
ha spiegato il dottor Marco Zecca, responsabile dell’Oncoematologia pediatrica del San Matte.
In pratica il piccolo Andrea non poteva frequentare il nido, non poteva uscire a fare la spesa con la mamma ma doveva invece vivere con la mascherina praticamente quasi in isolamento, anche un banalissimo raffreddore sarebbe potuto essere fatale. L’unica possibilità per salvarlo era quello di effettuare un trapianto di staminali.
Il piccolo è stato messo immediatamente in isolamento nell’unità Trapianto di midollo osseo per ridurre il più possibile il rischio di contrarre infezioni. Ed è stata immediatamente attivata la ricerca di un donatore volontario di cellule staminali emopoietiche nelle varie banche mondiali.
ha continuato Zecca.
Pochi giorni più tardi al piccolo è stato diagnosticato un linfoma con localizzazioni di malattia a fegato e milza, causato dalla grave carenza delle difese immunitarie. E trovare un donatore compatibile è così diventato assolutamente urgente. Ed il miracolo è avvenuto perché dall’altra parte del globo, in Australia, una donna aveva partorito un figlio donando il cordone e la placenta. E proprio quel sangue è risultato compatibile con Andrea, dunque è stato subito richiesto il trasferimento della sacca di sangue da Sidney alla Banca del servizio di Immunoematologia e Trasfusione del San Matteo di Pavia.
Un viaggio rapido, garantito da un corriere speciale, che in 48-72 ore recapita la preziosa sacca di sangue congelata in azoto liquido da una parte all’altra del mondo. Il 16 aprile Andrea è stato sottoposto a trapianto allogenico di cellule staminali della placenta e del cordone ombelicale. Il piccolo è ancora ricoverato e mostra un attecchimento completo delle cellule staminali. Anche le difese immunitarie sono in progressivo miglioramento.
Ora capite quanto può essere importante donare il cordone ombelicale? Cosa ne pensate?
Per approfondimenti sulla conservazione delle staminali: www.conservazionecellulestaminali.it
Ciao, anche io sto prendendo informazioni sulla conservazione del cordone ombelicale, sia sulla donazione che sulla conservazione per la mia famiglia. Ho trovato tante info qui: http://cellulestaminalicordoneombelicale.it/ Voi dove vi state informando? Grazie 🙂