Complice l’avvicinarsi della data presunta del parto è piuttosto comune che la futura mamma scambi per vere e proprie contrazioni le cosiddette contrazioni preparatorie o contrazioni di Braxton Hicks, che, come abbiamo visto, rappresentano un fenomeno del tutto fisiologico nelle fasi finali della gestazione. In questi casi accade che ci si rechi in ospedale armati di valigia, opportunamente preparata in anticipo, per poi sentirsi dire che si è trattato “solamente” di un falso travaglio.
Per non incorrere in questo equivoco è opportuno imparare a riconoscere i segni di falso travaglio e a distinguerli, in tal modo, dall’inizio del travaglio di parto vero e proprio:
Il falso travaglio, i segnali
A differenza di quanto accade durante il travaglio, le contrazioni nel falso travaglio sono irregolari e imprevedibili;
La intensità e frequenza delle contrazioni non aumentano con il passare delle ore;
Le contrazioni vengono sentite come un indurimento dell’addome;
Le contrazioni insorgono o cessano in seguito a cambiamenti di posizione;
Non vi è alcune perdita di sangue;
Non vi è alcuna rottura delle membrane.
Il travaglio di parto
Nel vero travaglio le contrazioni si presentano sempre più ravvicinate man mano che passa il tempo;
Le contrazioni durano inizialmente almeno trenta secondi per poi farsi progressivamente più lunghe ed arrivare a una durata di sessanta secondi;
Le contrazioni persistono anche se si cambia posizione o attività;
Le contrazioni vere vengono percepite a partire dalla parte alta dell’addome per poi diffondersi in tutto l’addome e verso i reni o al contrario.
Se siete al termine della gravidanza vi consigliamo quindi di monitorare attentamente tutti questi segnali prima di correre in ospedale o in clinica. In ogni caso, se ritenete sia giunto il momento, mantenete la calma e cercate di rimanere concentrate sulla cosa più importante: il vostro piccolo giunge finalmente al mondo. E naturalmente tanti auguri!