In gravidanza l’assunzione di calcio è molto importante perché viene utilizzato per costruire lo scheletro del feto; proprio per questo è necessario integrarne la quantità, altrimenti il feto sottrarrà il minerale dalle ossa e dai denti della mamma, causando, così uno squilibrio. Inoltre, un adeguato apporto di calcio con la dieta, riduce i fattori che potrebbero causare malattie materno-fetali, ma non solo: il calcio ha un ruolo fondamentale anche nella regolazione dei valori della pressione.
Per tutti questi motivi l’assunzione di calcio in gravidanza deve essere aumentata tramite una dieta ad hoc, ovvero consumando latte e latticini, legumi e vegetali a foglia verde. Il fabbisogno giornaliero di calcio in gravidanza è di 1,5 grammi al giorno, praticamente 0,5 grammi in più di quello che avrebbe bisogno una donna non in stato interessante.
Il feto accumula circa 25-30 grammi di calcio durante la gestazione, e il trasferimento di questo minerale tra la madre e il bambino aumenta durante il terzo trimestre di gravidanza, ma anche dopo il parto, nella fase dell’allattamento, il calcio è fondamentale: basti pensare che ne vengono trasmessi al piccolo, tramite il latte materno, 210 mg al giorno.
In caso di ridotta assunzione di calcio possono insorgere complicazioni nell’andamento della gravidanza, come ridotta crescita intrauterina, possibilità di parto prematuro e aumento della pressione arteriosa nel neonato, che è sintomo di un prolungato stress fetale. Infine, anche la densità dell’osso del feto è condizionata dalla qualità della dieta della mamma, per cui, in caso di carenza di calcio, il medico può prescrivere l’assunzione di appropriati integratori.
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