Ieri ti ho parlato della notizia che la musica può aiutare i neonati prematuri a prendere peso più velocemente e quindi a superare prima la fase più critica del loro sviluppo. Oggi sempre a proposito di bambini nati prima del termine voglio parlarti della Marsupioterapia, una tecnica nata in Colombia ed ideata dai neonatologi Edgar Rey e Hector Martinez per supplire alle poche incubatrici disponibili negli ospedali. La pratica rimasta invariata nel tempo, consiste nel tenere il bambino prematuro in posizione eretta tra i seni nudi della mamma (stomaco a stomaco) con la testa girata in modo che l’orecchio poggi sul petto per poter sentire i battiti del cuore della mamma.
Questa terapia molto diffusa in tutto il mondo con il nome di Kangaroo Mother Care (Metodo della mamma canguro) permette ai neonati innanzitutto di rafforzare il legame con la mamma, di fornirgli una regolazione della temperatura corporea ma soprattutto di trasmettere amore e serenità.
Il tipo di contatto epidermico ottenuto con questo sistema infatti crea una naturale regolazione della temperatura, che è mantenuta costante dal clima di umidità che si crea, tutelando il piccolo dallo stress da freddo e riproducendo l’esperienza intrauterina. Il cuore del piccolo in questo modo si sintonizza sul respiro e sul battito cardiaco della mamma e ne trae enormi benefici soprattutto per ciò che riguarda le apnee e la bradicardia.
Ma i benefici della Marsupioterapia sono tantissimi anche per le mamme, infatti quando viene alla luce un bambino prematuro si cade in un vortice di ansie e paure che l’allontanamento del piccolo in terapia intensiva non fa che moltiplicare, questa terapia aiuta le mamme a stare con i piccoli e a rasserenarle, aumenta la sicurezza e la fiducia nelle possibilità di gestire e soddisfare i bisogni di un figlio nato prematuro e da l’impressione di compensare il tempo mancante per portare a termine la gravidanza.
Pansa che la Marsupioterapia si sta diffondendo anche tra i neonati a termine, soprattutto tra quelli che soffrono di colichette e che hanno problemi a regolare il ritmo sonno veglia. In definitiva per una volta l’uomo non ha inventato nulla, è solo un rimedio naturale con il quale prendersi cura del proprio piccolo.
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