Una delle parti del corpo più sensibile del corpo femminile è il seno. Non è quindi raro soffrire di tensione al seno, una condizione che in alcuni casi può risultare fastidiosa e quasi impeditiva nei movimenti. Nella maggior parte dei casi siamo abituate a procedere durante la giornata con questo fastidio, eppure c’è sempre da domandarsi quale sia la causa scatenante.
La tensione al seno è un modo che il nostro corpo ha di parlarci, di esprimere qualcosa che non abbiamo ancora notato. Può trattarsi dell’approssimarsi del ciclo, oppure dei sintomi della gravidanza nel primo mese. Ma la lista è ancora lunga, tutte in qualche modo riconducibile agli sbalzi ormonali che ogni donna affronta nell’arco del mese.
Vediamo quindi più nel dettaglio quali sono le principali cause che ci portano ad avvertire la tensione al seno.
Sintomi di una gravidanza
Nelle prime settimane di una gravidanza sono molti i modi in cui il nostro corpo ci comunica il suo adattamento ad accogliere una nuova vita. Non è quindi raro che nel primo mese si avverta una tensione al seno che può essere scambiata con l’approssimarsi delle mestruazioni.
In entrambi i casi, infatti, il corpo opera un cambiamento di rilievo nella produzione degli ormoni e ciò influisce su uno degli organi più sensibili del nostro corpo, il seno appunto. La tensione al seno in gravidanza risulta essere più costante al punto da impedire in qualche caso di riuscire ad indossare i comuni reggiseni. Non c’è niente di cui preoccuparsi, per qualche tempo sarà sufficiente assecondare il nostro corpo e concedergli tutte le attenzioni che desidera.
Sintomi della menopausa
La menopausa è il periodo in cui la donna è più soggetta a variazioni ormonali, quasi alla pari della gravidanza. Di solito si riconosce poiché in questo caso la tensione al seno dura più a lungo, anche per quattro settimane. È il modo in cui il nostro corpo si adatta allo sbalzo ormonale più frequente e quindi non è una condizione di cui preoccuparsi.
Questo sintomo tende a sparire subito dopo l’arrivo della menopausa. Sono infatti rari i casi in cui si avverte tensione al seno fino ai settanta anni.
Differenza con il dolore
Per scoprire fino in fondo la causa è bene distinguere tra tensione al seno e dolore. Come abbiamo già detto, in molti casi non è un fattore di cui preoccuparsi e proprio per questo motivo non è il caso di allarmare il medico.
Diverso è quando la tensione diventa quasi impeditiva, ovvero vincola alcuni movimenti delle braccia. Non dimentichiamo infatti che le ghiandole mammarie sono direttamente collegate a quelle ascellari, motivo che spesso porta ad avvertire fastidi anche in questa zona. Dipende anche molto da come reagiamo personalmente alla tensione al seno, per molte può essere dolore sin da subito.
Nel caso il dolore sia persistente e impedisca le normali attività per un tempo prolungato è bene rivolgersi al medico specialista e procedere con i dovuti controlli per escludere ogni possibilità. Prima di allarmarci ricordiamoci però che anche un reggiseno troppo stretto e con una coppa sbagliata può provocare un dolore persistente.