Il desiderio di maternità è naturale per la maggior parte delle donne; naturale e fortissimo. Diventare madre è naturale in alcuni casi, complicato. Molte coppie etero, combattono con diverse problematiche, spesso legate alla fertilità, alle leggi sulla fecondazione assistita, alla burocrazia, ai dati economici e a diversi altri fattori che influiscono sulle probabilità di riuscire ad avere un bambino. A queste categorie di persone, si aggiungono poi le donne single che desiderano avere un figlio, ma che non sono tutelate dalla legge. In Italia infatti, la fecondazione assistita, non è ammessa per le donne single: è la storia di Chiara, una donna di 43 anni, single e indipendente, che desidera avere un figlio.
Chiara è una donna che, attraverso la sua storia, ha dato voce a tantissime altre donne come lei, donne che come lei, desiderano diventare madri, ma non possono. In Italia la fecondazione assistita non è ancora contemplata per le donne single, per cui, la scelta di Chiara è stata obbligata: in un primo step, si è diretta in Danimarca, dove si è sottoposta ad una cura ormonale e poi alla fecondazione assistita con esito fallimentare; Chiara, proprio in quell’occasione, scopri di avere un solo ovaio, e riuscì a produrre solo tre ovuli. Il secondo tentativo, lo ha effettuato a Lisbona, dove le è stato impiantato un ovulo di una donatrice anonima molto più giovane, ma anche in questo caso, la fecondazione assistita non ha prodotto esito positivo.
Questi due tentativi, sono costati a Chiara in diversi termini: in primis hanno acceso una speranza, che allo stesso tempo è stata disattesa da entrambi i tentativi falliti; a questo si è aggiunta una perdita economica notevole, poiché questo tipo di “intervento”, ha un costo molto elevato; Chiara, ha sostenuto una spesa di oltre ventimila euro per entrambe le fecondazioni, senza riuscire ad ottenere alcun risultato. In Italia, le coppie che decidono di affidarsi alla fecondazione assistita, sono molto più agevolate dal punto di vista economico e non solo.
La storia di Chiara, è una storia esempio: come lei, tantissime madri sognano di avere un figlio e non possono: è un caso di disparità, di discriminazione, discriminazione delle famiglie, che come quella di Chiara non approvano questo tipo di intervento, legate ad un tradizionalismo eccessivo, delle persone, che apostrofano le single desiderose di famiglia come egoiste, e come incomplete. Si cerca di propugnare sempre di più la libertà, l’emancipazione e la tutela della famiglia, ma in effetti questo concetto, è ancora lontano nella sua realizzazione.