Un gruppo di ricercatori tedeschi ha scoperto come il pianto del neonato possa essere influenzato in maniera non indifferente dalla lingua della mamma. Il pianto dei neonati presenta delle caratteristiche che sono diverse in base alla lingua che viene parlata da parte della madre. Si tratta della scoperta a cui sono giunti degli studiosi capeggiati dalla dottoressa Kathleen Wermke della Wurzburg University, in Germania.
Pianto neonato, la scoperta di un gruppo di studiosi tedeschi
Una decina di anni fa, la dottoressa Wermke e il suo gruppo di ricercatori avevano già alzato la soglia dell’attenzione a livello mondiale. Infatti, avevano scoperto che, nel corso del pianto, sia i neonati francesi e quelli tedeschi, si caratterizzano per produrre una serie di melodie particolarmente differenti tra loro. Queste differenze rappresentano il frutto di tutti i vari suoni che i neonati sono in grado di percepire nel corso della permanenza nell’utero.
Secondo quanto è stato riportato dagli autori dello studio, per quanto riguarda ovviamente i neonati tedeschi che sono stati oggetto della ricerca, pare che sia emersa una partenza dei suoni contraddistinta da toni particolarmente elevati e poi da una costante e progressiva perdita di intensità. E, guarda caso, una delle caratteristiche principali della lingua tedesca è proprio quella di avere un’intonazione descrescente.
Per tutto ciò che riguarda i neonati francesi, invece, sembra che sia un altro il marchio notato, visto che il pianto era contraddistinto da un’intonazione che aveva un’intensità crescente. Questo studio, quindi, ha permesso di comprendere come i bambini hanno la particolare abilità di comprendere fin dal principio le basi di ogni tipo di linguaggio e che sono condizionati notevolmente dalla lingua madre che parla la mamma.
Sono trascorsi ben dieci anni da tale studio e adesso il laboratorio della dottoressa Wermke può contare su oltre 500 mila registrazioni di pianti di neonati che arrivano praticamente da ogni Stato. Sì, perché ci sono pianti di bambini che sono nati in Camerun e neonati che provengono dall’altra parte del mondo, ovvero dalla Cina.
Questo gruppo di ricerca, ad ogni modo, ha stretto una collaborazione con un altro gruppo di esperti che lavorano presso la clinica universitaria di Wurzburg con l’obiettivo di dare maggiore supporto ai bambini che si trovano in difficoltà dal punto di vista uditivo. In questo senso, ecco che sia l’udito che l’imitazione sono due aspetti davvero fondamentali per lo sviluppo del linguaggio dei bambini. Il feto, prima del terzo trimestre di gravidanza, è capace di intuire sia il ritmo che la melodia della voce della madre.