Si chiama Nati con la Cultura ed è il progetto lanciato dall’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino dove nascono annualmente 7mila bambini che vengono accompagnati dal Passaporto Culturale.
Si tratta di un progetto nato ormai nel 2014 che ha preso piede anche a Pavia, a Brescia e che potrebbe presto sbarcare in altre città italiane come Roma, Milano, Firenze e Napoli che punta sulla consapevolezza che l’arte fa. E fa bene anche ai bambini come ha voluto mettere in evidenza la Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus con Palazzo Madama ha coinvolto 32 musei dislocati in tutto il Piemonte. Se prima il progetto era dedicato solo ai neonati del Sant’Anna adesso il Passaporto Culturale è stato “adottato” dal Comune di Torino che lo consegna direttamente in Anagrafe Centrale ai genitori che registrano la nascita: inoltra può essere scaricato direttamente dal sito www.naticonlacultura.it.
È risaputo che la cultura fa bene alla salute e anche a quella dei più piccoli per cui l’idea di andare al museo con un bambino di pochi mesi non è affatto strana.
Se la vita del bambino è influenzata non solo dal patrimonio genetico, lo è altrettanto anche dalle esposizioni ambientali, dalle relazioni familiari e sociali, ma anche dalle influenze culturali. La partecipazione culturale attiva e la qualità dell’ambiente sono risorse importanti per il benessere e lo sviluppo del bambino anche e soprattutto in occasione del primi 1000 giorni di vita del bambino estremamente cruciali.
Il progetto Nati per la Cultura ha inoltre selezionato alcuni musei a misura di bambino che sono stati ribattezzati “Musei Family and Kids Friendly” ideali per far capire che i musei sono luoghi accoglienti per trascorrere un tempo libero di qualità, all’insegna della creatività e del benessere. E non mancano tante attività dedicate alla famiglia all’interno dei diversi musei selezionati.