Tornati dalle vacanze e alla normalità, è bene ricordare che la visita odontoiatrica diventa un appuntamento fisso che i bambini non dovrebbero mai trascurare, ma spesso, la visita del cavo orale potrebbe generare particolare agitazione nei bambini anche a livello psicologico. Che cosa fare e come agire allora?
Nel momento in cui si fa una prima visita, è bene non inaugurare un circolo negativo cercando invece di imprimere al meglio nel bambino un buon ricordo del dentista e della sua prima visita, quella che forse gli resterà maggiormente impressa rispetto alle altre.
E bene fino ricordare che 3, 5 e 6 sono le tre fondamentali per iniziare un rapporto professionale con il dentista instaurando un dialogo che andrà avanti nel corso degli anni.
Il primo passo in realtà spetta sempre ai genitori perché saranno proprio loro a dover educare i bambino all’uso dello spazzolino e alla sua pulizia quotidiana magari senza trascurare il gioco.
Il contatto con gli oggetti legati alla pulizia del cavo orale in questo modo diventerà una sorta di gioco appetibile a tutti i bambini.
A tre anni va effettuata la prima visita odontoiatrica e ovviamente in ambienti protetti e con la presenza dei genitori avendo sempre cura che questo sia percepito come una sorta di gioco.
Solo in questo modo il bambino andrà più volentieri dal dentista e poi si potrà procedere con una visita annuale o eventualmente più ravvicinata se necessario in base alle esigenze del bambino: l’importante però è non tralasciare nessuno degli appuntamenti previsti per i controlli di routine.
BAMBINI E DENTISTA, COME GESTIRE LE PAURE
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